domenica 28 dicembre 2008

Semi-conclusione

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Il materiale già preparato per questo blog, e già programmato per la pubblicazione, al momento è finito. Ma state collegati: non ho finito di scrivere su questo blog e da questo momento la pubblicazione di materiale sarà solo meno regolare, ma non per questo mancheranno i contenuti. (-:

Devo ancora concludere un po' di cosucce, ma il tempo di gestire il blog non manca, per cui... ((-:

venerdì 26 dicembre 2008

Fantasmi al Ciane

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Il luogo è una struttura abbandonata vicino la Torre Landolina, dalle parti del Rinaura. La struttura (si ritiene essere un vecchio caseificio) è soprannominata "La Fabbirika" ed ha attirato l'attenzione di molti (addirittura un gruppo musicale locale ci ha girato un video musicale).
Ma quella sera in cui io, Maurizio, Stefano, Sara, Gabriele ed altri amici abbiamo fatto un giro lungo, l'attenzione e' attirata dal fatto che e' una notte magica, una di quelle notti senza stelle, scura, fresca nel mezzo dell'estate...
... ma soprattutto perche' la notte rende magico quel posto.
Quando parcheggiamo le macchine, e scendiamo, il silenzio della notte è rotto da un rumore.
Un respiro. Regolare.
Amplificato dalla struttura che fa da gigantesca cassa di risonanza, nel silenzio della notte in campagna.
Come se ci fosse qualcuno che sta dormendo. Una sequenza regolare: inspirazione, espirazione.
Non c'è vento, per cui l'idea che ci si pone è che qualche barbone (o animale) stia dormendo nella struttura, per cui ci aggiriamo nelle due strutture adiacenti.
Ma poi, incuriositi dal fatto che per tutto il tempo siamo stati accompagnati dal rumore, entriamo nella struttura.
E qui accade l'inesplicabile. Il rumore appare continuo: siamo ben convinti che qualcuno stia dormendo, eppure il rumore che abbiamo fatto non lo ha riscosso minamente. Cominciamo a girare nella struttura cercando l'origine di quel respiro, ma per quanto ci giriamo intorno, ogni volta che ci avviciniamo in un punto, il rumore sembra provenire da un'altra parte.
Maurizio si arrampica persino fino alla struttura dell'argano del gigantesco ascensore/montacarichi, ma nulla.
Il bello è che ho appresso la mia telecamera (la fida sony video8), e che Gabriele gira parecchio materiale mentre ci aggiriamo là dentro. E nel filmato (lo cercherò e lo metterò su youtube, statene certi) si sente chiaramente questo respiro. Ma tuttavia non riusciamo ugualmente a venirne a capo: questo suono continua per tutto il tempo in cui ci aggiriamo nella struttura. Nessuno rispondei ai nostri richiami. E non troviamo nessuno, da nessuna parte.
Successivamente, qualche sera dopo sono di nuovo passato davanti alla struttura con la macchina, e ugualmente da fuori si sente questo rumore del respiro...

... non ne siamo mai venuti a capo...

Voi che ne dite? Fantasmi? Casualità?

mercoledì 24 dicembre 2008

Ifigonia in Culide

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[Regalino natalizio: torniamo un po' al passato, con un passaggio che ai tempi di fidonet in molti sapevamo a memoria (-: ]

IFIGONIA
(Tragedia classica in tre atti, ovvero IN CULIDE)

ATTO PRIMO

Corinto, anno 69 d.c.

SCENA: Reggia di Corinto, Sala del Trono.
Le porte sono spalancate per dare accesso al popolo.
Entra il Gran Cerimoniere.

Gran Cerimoniere
O popolo bruto, su snuda il banano,
non vedi che giunge l'amato sovrano?
Il Sir di Corinto dal nobile augello
qual mai non fu visto più duro e più bello;
Il Sir di Corinto dall'agile pene
terrore e ruina del fragile imene;
Il Sir di Corinto dal cazzo peloso
del cul rubicondo ognora goloso.
O popolo invitto, in gesta d'amore
s'affermi il Sovrano più caro al tuo cuore.
Rendiamogli omaggio nel modo migliore,
offrendogli il culo delle nostre signore.

(entra il Re seguito dalla corte)

Popolo
Noi siamo felici, sappiategli dire,
che tutto al Sovrano c'è grato d'offrire.
Le nostre consorti facciam preparare
in modo che a turno le possa inculare.
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
le chiappe del culo porgiam riverenti:
che al nostro gentile e amato sovrano
rimanga gradito il buco dell'ano.

(entra il Re seguito dalla Corte. Le nobili dame hanno le parti del corpo desiderabili leggermente velate. Il Re, con noncuranza, tocca di tanto in tanto le forme delle damigelle più carine.)

Re
O sudditi amati, io resto confuso!
Il turno dei culi che offrite per l'uso
sarà più gradito al regio mio cazzo
che mai troverebbe migliore sollazzo.
La gioia che mi doni, o popolo, è si grande
che già l'uccello regio distende le mutande.
Per mio regal decreto sarà da stamattina
distribuita ai poveri gratis la vaselina:
che al fine permetta, finché lo vogliate,
di fare nell'ano gloriose chiavate.
Voglio sian compensati i sudditi fedeli:
Il cul pigliate pure, ma state attenti ai peli.

(segni di giubilo)

Gran Cerimoniere
Adesso fuori dai coglioni
per lasciar posto ai Principi e ai Baroni.
Ai Principi e ai Baroni e ad Ifigonia bella
che sospirando brama l'ardor di una cappella.

(il popolo fa largo ed entrano i nobili che si dispongono ai lati del trono. Entra Ifigonia, seguita dalle vergini)

Coro delle Vergini (danzando)
Noi siamo le vergini dai candidi manti,
siam rotte di dietro, ma sane davanti;
i nostri ditini son tutti escoriati
a furia di cazzi che abbiamo menati.
Nell'arte sovrana di fare i pompini
battiamo le troie di tutti i casini;
la lingua sapiente e l'agile mano
dan gioia e sollievo al duro banano.

Ifigonia (gettandosi piangente ai piedi del trono)
Padre mio, padre mio,
sono presa dal desìo!
Ho già un dito che fa male
per l'abuso del ditale;
ho la fica che mi tira
come corda di una lira;
sto soffrendo atroci pene
pel prurito dell'imene;
nella fica ho appena messo
la manopola del cesso;
mi ficcai nella vagina
la più grossa colubrina;
mi son messa dentro il buso
sino il cero di Caruso,
mi piantai nel deretano
cinque dita con la mano.
Credo giunto sia il momento
di donarmi un Reggimento,
che non sappia manovrare,
ma sia lesto nel montare;
nella fica anelo tanto
d'appagarlo tutto quanto...
me la sento rovinata
senza averla adoperata.
Padre mio sì forte e bello,
ho bisogno di un uccello:
d'un uccel di nobil schiatta
che mi spelli la ciabatta,
di una fava grossa e dura
che ricrei la mia natura.
Manda un bando per il Regno,
sia trovato uccello degno
che finisca le mie pene
spalancandomi l'imene.
Padre mio, se non mi sposo
finirò nel Water Closo.

Re
Giuste son le tue brame, o figlia bene amata,
s'io padre non ti fossi, di già ti avrei chiavata.
Con la regal consorte, tua madre la Regina,
n'ho fatte diciassette soltanto stamattina...

Regina (interrompendo il Re)
Se mi alzo le vesti e vedi al di sotto,
vedrai, mio consorte, che arrivi a diciotto...

Re (continuando)
E se alle mie brame non ponessi un freno
non passan tre minuti che il bandolo mi meno.
Vedendo tanti culi di Principi e Baroni
già sento un gran prurito nel fondo dei coglioni.

Popolo
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
si rizzino i cazzi tuttora pendenti,
Madonna Ifigonia, soave e pudica
già sente prurito nell'inclita fica.
O Giove possente, che Venere bella
le faccia gran dono di tale cappella
che il culo le rompa, le rompa l'imene
e in fine la tolga da tutte le pene.
Sia pago il desìo della vergine cara,
meniamoci il cazzo in nobile gara.

(tutti eseguono)

Ifigonia (rivolta al popolo)
Quanta fava, quanta fava,
ma perché nessun mi chiava?
Su ficcatemi l'uccello
nella fica o nel budello;
nella fica o nel sedere
ve lo chiedo per piacere.
Deh! Non fatemi soffrire,
ve lo chiedo per tre lire.

Re
Udendo le tue giuste e oneste aspirazioni,
d'orgoglio mi ribolle lo sperma nei coglioni:
con animo commosso vedo tra i bianchi veli
spuntare lunghe e nere le punte dei tuoi peli.
Non voglio che si sciupi tanto lavoro mio,
con sforzo, forse, potrei chiavarti anch'io.
Il Sacerdote venga, si appresti al sacrificio:
Enter O'Clisma tosto ne tragga lieto auspicio.

Gran Cerimoniere
S'avanzi Enter O'Clisma, il Sacerdote,
dal culo più vezzoso delle gote.

(entra il sacerdote)

Gran Sacerdote (entrando)
Al Sire di Corinto, Signore degli Achei,
auguro cazzi in culo non men di trentasei.

Re
Al Grande Sacerdote, d'ogni rispetto degno,
si doni come omaggio un bel cazzo di legno.

Gran Sacerdote
L'omaggio tuo, mio Sire, mi rende il cuore gaio.
Però l'avrei più caro di ben temprato acciaio.

Popolo
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
prendiamo l'uccello ben stretto fra i denti;
che al Gran Sacerdote quel cazzo d'acciaio
il culo gli renda sì come un mortaio!

Gran Sacerdote
Son corso immantinente alla regal chiamata
lasciando quasi a mezzo la solita chiavata.
Son però sicuro, se il ciel non me lo nega,
che mi compenserete con una bella sega,
che mi verrà tirata con arte sopraffina
dalla regale mano della gentil Regina.
Esponi il tuo desìo, Gran Sire venerando,
in fretta, te ne prego, non vedi come bando?

Re
Alla mia amata figlia, la pallida Ifigonia,
da qualche tempo prude la rorida begonia.
Oh Sacerdote eccelso, chiuditi in sacrestia,
prendi l'uccello in mano e fanne profezia!

Gran Sacerdote
Eseguo senza indugio i tuoi voleri, o Re,
nel regal culo t'auguro cazzi novantatré.
E subito profitto, avendolo sì duro,
di far come nel rito il debito scongiuro.
(s'inginocchia e litaniando:)
Salamelech, salamelech
Nel futuro ho messo il bec'
Non c'è bene, non c'è male,
Non c'è membro senza bale,
Non c'è donna senza fica,
Non c'è uom che non berlica;
Non c'è serva che non spari
Delle seghe ai militari,
Non c'è balia che al pompiere
Non la faccia almen vedere,
Com'è larga, com'è fatta
Finché questi non la spacca,
Non c'è al mondo una ragazza
Che al sognar non vada pazza
Per un cazzo fuor misura
Che le sballi la natura,
Ed il sogno non concluda
Che la fica non le suda;
Non c'è in terra giovanotto
Che non dica d'aver rotto
Con l'uccel fuori ordinanza
Per lo meno qualche panza
Mentre invece ha un pistolino
Assai corto e mingherlino
Che d'un subito s'affloscia
Se lo metti sulla coscia;
Non c'è donna senza veli
Non c'è cazzo senza peli,
Mentre invece più mi garba
Se la fica è senza barba,
Invitante e un poco pingua
Da ficcarvici la lingua;
Senza sol non c'è mattino,
Senza amor non c'è pompino,
Non c'è tram senza tramviere
Non c'è cul senza sedere;
Non c'è al mondo giovinetta
Che una volta almen non metta
Dentro al culo per benino
Piano piano il suo ditino;
Non c'è uccel che non si rizzi
E non faccia degli schizzi;
Non c'è donna savia e folle
Che al vederlo così molle
Non si chieda a tutto spiano
Come mai farà il banano
A mutar di dimensioni
Se lo tocchi sui coglioni;
Tutto questo di sicuro
Parte fa dello scongiuro,
Ma perché venga benone
Poso il dito sul coglione
E se poi siete contenti
Vo' a finir gli esperimenti.
(il Gran Sacerdote esce da destra...)

Re
Adunque esulta, figlia mia diletta,
per la gioia che ti aspetta;
per soddisfare le tue giuste brame
avrai tosto un pezzo di salame.

Regina
Intanto, per tenerti in esercizio,
sarà bene che t'allarghi l'orifizio;
ti sceglierò io stessa, per le prove,
di sponda un letto di sessantanove,
È quanto di meglio esista qui in Corinto
In frutti di banano a tipo spinto.

Ifigonia
Padre mio, Padre mio,
questa volta l'avrò anch'io!
Sospirando quel bel lino
voglio farmi un ditalino,
domandandovi permesso
vado a farmelo nel cesso.
(fa per avviarsi)

Re (trattenendola)
Rimani, o sconsigliata; il padre tuo diletto
innanzi al popol tutto ti gratterà il grilletto,
mentre il Cerimoniere, memore del mio pegno,
ti inculerà di dietro col suo cazzo di legno.
Se con le bianche mani mi tiene su i coglioni
vedrai nella mezz'ora quaranta polluzioni.

Popolo
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
il Re ce l'ha duro in tutti i momenti;
seguiamo l'esempio del caro sovrano,
facciamoci forza, pigliamolo in mano!

Gran Sacerdote (entrando)
Nel filtro del futuro apersi uno spiraglio,
rompendo un culo vergine col mio peloso maglio!

Re
I detti tuoi sapienti son rapidi e fatali
come fuor dell'ano i nodi emorroidali.

Gran Sacerdote
Seguendo il tuo consiglio, o Re buono e sapiente,
misi l'uccello duro sopra un braciere ardente,
lessai il coglion sinistro, ne bevvi poscia il brodo,
grande e divino auspicio traendone in tal modo.
Questa è la frase magica che ho letto nel librone:
"Nessuno vada in figa se privo di goldone,
e che ad Ifigonia in figa nessun metta l'uccello
se prìa non sia svelato l'arcano indovinello.
Tra i principi di sangue dal ben tornito augello
bandito sia il concorso con un indovinello.
Che in fica di Ifigonia, la bella, non si vada,
se prìa non verrà sciolta almeno una sciarada!"

Ifigonia
Dalla gioia son toccata,
già mi sento un po' bagnata
al pensiero di quel cazzo
che darà a me il sollazzo.
Sarà forte, duro e bello,
prepotente, quell'uccello?
Con la punta un po' rosata,
con la schiena un poco arcuata?
Duro, rigido e flessuoso,
ben spavaldo o timoroso?
Già lo sento tra le gambe
Ondeggiare in pose strambe,
penetrar nella vagina
o tentar la pecorina;
passeggiarmi sulla pancia,
le mammelle e sulla guancia;
or m'assal lo sghiribizzo
d'assaggiare il bianco schizzo.

Popolo
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
udendo Ifigonia scandir tali accenti.
Il gusto di vivere è certo più bello
se dentro la fica s'adagia l'uccello.

Gran Cerimoniere (al popolo)
Toccatevi i coglioni, se li avete,
perché vedo transitare un prete.

(tutti eseguono. Solo Ifigonia, troppo felice, non bada all'avvertimento del destino, e del resto non ha alcun paio, ahimè, di coglioni a portata di mano.)

(cala lentamente la tela sul primo atto)
FINE ATTO PRIMO

ATTO SECONDO
SCENA: La stessa sala. Sono presenti i principi pretendenti di Ifigonia con il loro seguito, in esecuzione della profezia di Enter O'Clisma. I pretendenti si presentano...

Allah Ben Dur
Superando monte e valle
V'ho portato le mie palle,
e riempio un gran mastello
con la broda del mio uccello.

Don Peder Asta
Sarete delusa di tutti 'sti doni,
guardando d'Oriente i gloriosi coglioni:
ho riempito quattro stalle
col sudor delle mie palle!

Uccellone di Bel Manico
O fulgida stella, o figlia di Re,
deh, guarda il dono portato per te!
Ho riempito una caserma
Solamente col mio sperma!

Spiro Kito
Io sono Spiro Kito,
dalle palle di granito.
Ho creato un nuovo lago
Col prodotto del mio mago!

Re
A voi che della terra siete i miglior coglioni,
rivolgo il mio saluto, o Principi e Baroni.
Sarete già al corrente di quel che ho decretato,
con il provvedimento che ho steso e poi firmato.
Ad ogni modo ci tengo a farvi noto
che quello che più conta è solo aver lo scroto
potente, blasonato, di nessun male affetto,
noto per le chiavate in piedi oppur sul letto.
Ma ad ogni modo mettetevi a sedere,
ve ne darà lettura il Gran Cerimoniere.

Gran Cerimoniere
L'anno sessantanove, il dì del due di agosto,
dalla Maestà Reale con animo disposto,
bandito fu il concorso con un indovinello
fra i Principi di sangue dal ben tornito augello;
Premio raro e nobile, ben chiaro lo si dica,
Sarà d'Ifigonia più che il cul la fica,
della vergine purissima che nulla ha di finto;
Firmato: Banano Primo, Sire di Corinto.
(imponendo il silenzio)
S'avanzino separatamente i pretendenti;
(rivolto al popolo)
fate largo, e al culo state attenti.

Allah Ben Dur
Io sono Allah Ben Dur dal poderoso uccello,
e dall'Arabia vengo a dorso di un cammello.
Il viaggio fu assai lungo, percorso senza tappe
che per lo strofinio mi bruciano le chiappe.
Raggiunta in fin la meta di sì tremendo viaggio
ho piedi, fava e culo che puzzan di formaggio.
Rinunciai in Bagdad a un favoloso ingaggio
spronato dal desìo di misurarti il raggio,
il raggio della fica, o dolce Principessa,
ché ardo dal desìo di romperti la fessa.
Sul dorso di un cammello so far mille esercizi,
infransi più d'un culo all'ombra dei palmizi.
Le mie palle lucenti, senza badare al puzzo,
sembrano pel volume le uova di uno struzzo.
Son bruno, ardito e forte, devoto mussulmano,
e dell'Arabia tutta certo il miglior banano.
Con l'aiuto d'Allah sciorrò l'indovinello
E deporrò ai tuoi piedi il mio abbronzato uccello.

Ifigonia (leggendo)
Si dice che un giorno un cortese prelato
avendo per via un capro chiavato
s'accorse più tardi che l'estro di maggio
rendealo padre di un ibrido paggio.

(Allah Ben Dur dà segni di incertezza)
Gran Cerimoniere
Se non mi rispondi nella settimana
farò dello tuo scroto una sottana.

Allah Ben Dur (sempre più confuso)
Non so... quel prelato...
se un capro ha chiavato...
io penso con duolo
che ha preso lo scolo.

Popolo (furente, facendo scongiuri)
Noi siamo infelici, noi siamo scontenti,
ti secchino il cazzo i nostri accidenti!
S'affloscin gli uccelli in segno di duolo,
quel testa di cazzo ci parla di scolo!
(il principe è trascinato via a viva forza)

Gran Cerimoniere
Il primo pretendente è bello e fritto,
venga il secondo con l'uccello dritto.

Don Peder Asta (al Re)
Palpita il cuore mio per tale lieto evento!
t'auguro cazzi in culo settecento!
Sono principe e barone, signor del Mozambico
e rompo fiche e culi col mio prestante fico;
vi dico per sicuro, che ho sempre il cazzo duro
ma di mente molto fina,
viaggio sempre con vaselina.
Son Principe di sangue, son nobile spagnolo
che per poter fottere, mancando il protargolo,
uso il preservativo per non subire l'onta
di prendere lo scolo all'atto della monta.

(Ifigonia, provocatissima, scopre le anche, porgendo la fica alle labbra del Grande di Spagna).
Ifigonia
O Principe sapiente, venuto ai miei piè,
da quanto tempo pensi non uso più il bidè?

Don Peder Asta
Se il fiuto non mi inganna,
o mia adorata fata,
io debbo dirti che
non ti sei mai lavata!

Ifigonia
Villanzone, infame traditore,
tu offendi il mio pudore!

Popolo (incazzatisimo)
Noi siamo infelici, che fan sti coglioni?
Lo sanno gli Svizzeri dei Quattro Cantoni
lo sanno le troie, lo sanno i lenoni,
lo sanno persino i nostri coglioni.
Fu il dì di Giunone, con mossa pudica,
che madonna Ifigonia lavossi la fica.
Coi suoi venti chili di augusto formaggio
fu falta una palla di un metro di raggio.
Al Prence sia data la pena infamante
di prenderlo in culo dal Sacro Elefante.

Re
Del Popolo sian tosto esauditi i voleri:
venga Bel Pistolino coi suoi venti staffieri!
Quaranta archibugieri intanto, piano piano,
l'aiuteranno un poco col palmo della mano.
E nel caso imprevisto che non gli venga duro,
gli sfreghino con garbo la punta contro il muro.

(entra Bel Pistolino, dando evidenti segni di giubilo: la scena si svolge alla presenza del popolo.)

Popolo (in delirio)
Pompa, pompa come un mulo,
fagli tremare le chiappe del culo!
Daglielo molle, daglielo duro,
fagli tremare quel buco oscuro;
daglielo duro, daglielo mollo,
fagli scoppiare le vene del collo!

Gran Cerimoniere
Il secondo campione è liquidato,
sia almeno il terzo Prence il fortunato.

Uccellone di Bel Manico
Sono il nobile Uccellone,
sono Conte e son Barone,
chiavo donne a buon mercato
col mio cazzo fortunato.
La mattina appena desto
me lo meno lesto lesto,
poi mi sparo, a colazione,
qualche rapido raspone.
Prima ancor di mezzogiorno,
nobil donne del dintorno
fanno a gara, porco dio,
per provare il cazzo mio.
Quattro seghe a mezzogiorno
non fan male per contorno.
Verso sera, per divario,
rompo qualche tafanario,
alternando col pompino
la chiavata a pecorino.
Se son stanco, verso sera,
chiavo sol la cameriera.
Sulla punta del mio pene
Non si contan le flittene.
Vedi, bando come un mulo
alla vista del tuo culo!

Ifigonia
Sai tu dirmi il mistero della sfinge
la quale prima caca e poi spinge?

Uccellone
Mi riesce, Ifigonia, la tua parola oscura.
il cazzo già mi suda di pallida paura.
ll Ciel mi fu avverso, ignoro il mistero;
mi mette terrore un nero pensiero!
Già vedo il mio culo sfondato all'istante
dal cazzo tremendo del Sacro Elefante!
Gia sento roteare in rotto e alterno moto
i possenti testicoli entro il peloso scroto.
Ho nel fondo del cuore una puntura sorda
come una dozzina di piattole che morda.
Conobbi una fanciulla dalla parola oscura,
mi sento tremebondo, preso dalla paura.

Re (sdegnato)
Tu che fra tanti brami la mano di mia figlia,
col culo pieno d'aglio farai la Mille Miglia!

Gran Cerimoniere
Tosto venga eseguito del Sovrano il volere:
Si porti senza indugio d'aglio un gran paniere.

(Uccellone di Bel Manico scoppia in una fragorosa risata)

Re
Tu ridi, o sconsigliato, davanti al gran travaglio
di far la Mille Miglia col culo pieno d'aglio?!

Uccellone
Mi fate solo pena, oh poveri coglioni,
ché per riempirmi il culo ne occorron tre vagoni!
Col culo pieno d'aglio, novello errante ebreo,
io batterò in volata la rossa Alfa Romeo!
(si allontana baldanzoso)

Gran Cerimoniere
Sian tosto eseguiti i comandi del Sire,
col culo pieno d'aglio ei deve finire.

Ifigonia (piangendo nostalgica)
Addio mio Bel Manico, nobile Signore,
a perder il tuo cazzo non si rassegna il cuore.
Non hai colpa veruna, se con l'uccello dritto,
giammai non scandagliasti la Sfinge dell'Egitto,
se solo mille fiate alla tua chioma fulva
s'intrecciaron tenaci i peli della vulva.

Re
Non piangere Ifigonia, lustro dei peli miei,
sii paziente e devota ai detti degli Dei.

Gran Cerimoniere
Il terzo, a quanto pare, è bello e fritto,
s'avanzi il quarto, col banano dritto.

(il principe Spiro Kito, figlio del Sol Levante, si avanza nei paludamenti di Gran Samurai.)

Spiro Kito
Il regno di Budda manda il mio cuore,
io vengo dal Regno del mandorlo in fiore.
Son Duca d'Oriente, nomato Spiro Kito,
ho il cazzo sì duro che par di granito.
Ancora bambino, giostrando da pazzo,
sembravo potente nell'uso del cazzo;
potente a tal punto, sebbene maschietto,
da farmi pensare a tenzoni da letto.
Poi vinsi il primato persin nei casini,
campione invitto di fiche e pompini;
tal che le ragazze, godendoci anch'esse,
m'offrivan per nulla le povere fesse.
Un'unica volta, una donna di rango
negommi convegno nel giro di un tango:
l'attesi, e quando s'offrì l'occasione
le ruppi il culo con uno spuntone.
Così la mia fama varcando le mura
Di questa, diciamo, casa di cura,
giungea alle bimbe di buona famiglia
dove la madre, più bon della figlia,
cullava l'uccello con docile mano
per fare alla figlia rompere l'ano.
Or passo all'azione, domanda Signora,
qualsiasi indugio va a danno dell'ora.

Popolo
Noi siamo felici e non siamo sciocchi,
questo senz'altro è un cazzo coi fiocchi.

Spiro Kito
Io vengo dal paese dei mandrilli
Dove si va nel culo pure ai grilli.
Son figlio del Giappone, Spiro Kito,
ed ho un paio di coglioni di granito.
Facciamo presto con le spiegazioni,
ché è tempo di sbrodar nei pantaloni.

Ifigonia
Vi era un eremita in Poggibonsi
che non cacava, e non faceva stronzi;
or dimmi: quando un rutto egli tirava,
ai suoi fedeli che impressione dava?

Spiro Kito
A simile domanda una risposta sola:
avea quell'eremita il retto nella gola!
La storia già ci narra del Principe Gargiulo,
il quale avea la faccia che somigliava al culo.
Ne sono più che certo, e dirlo posso lieto,
dell'eremita il rutto puzzava più di un peto!

(il Gran Cerimoniere apre una pergamena e dà segni di approvazione. Il Re s'avanza, congiunge le mani dei due giovani Principi sanzionando l'unione, mentre il popolo e gli astanti si inginocchiano in religioso e muto ringraziamento agli Dei e le vergini innalzano al cielo il loro tenue canto.)

Coro delle Vergini
O Venere buona, o Venere bella,
provvedi noi pure di dura cappella,
e come a lei, Principessa ed amica,
ci capiti in dono l'uccel nella fica.

Re
Un uomo siffatto che ha tanto di cervello
ragiona certamente con l'uccello.
Per Ifigonia mia, devota e grata,
ecco la fava tanto sospirata!
Sii degna dell'uccel che ti ho donato,
non obliando i fasti del Casato:
la grande Filiberta, illustre e saggia,
il culo si incendiò con l'acqua ragia,
preferendo la morte al nero duolo
di curarsi lo scol col protargolo;
Vulvina Bartolino, sua germana,
che arrossiva sbucciando una banana,
in un momento di furor demente
cacciossi nella fica un ferro ardente.
E la nobil Filiconia, tua bisava,
sempre in lizza nel giuoco della fava,
morì, vetusta d'anni, in un bordello
col cuore trapassato da un uccello.

Ifigonia
Il sorriso della fica
la mia gioia alfin vi dica.
Son contenta, son beata
ché alla fin sarò chiavata.
Ma vi giuro sugli Dei
di pensare ancor ai miei:
tanto al Re che alla Regina
quando m'alzo ogni mattina.
a lui dono un sospensorio
con il segno del littorio
ed a lei l'originale
di un bel cazzo artificiale.

Popolo
Noi siamo felici, noi siamo contenti,
s'innalzino i cazzi di gioia frementi;
porgiamoci tosto il culo di sponda,
l'uccello del Prence di gioia c'inonda.

Coro delle Vergini
Noi siamo le vergini dai candidi manti,
s'intreccino i cazzi, s'innalzino i canti:
il grande fattaccio ci dona gaiezza,
e per la gioia tagliamo la pezza.
S'intreccin le danze, si innalzino i canti,
per farci chiavare useremo i guanti.
lasciamo le seghe, lasciamo i pompini,
lasciamo un istante i bei ditalini;
È giorno di festa, l'azzurra pervinca
mettiamo all'occhiello del muso di tinca;
seguendo l'esempio del popolo intero,
un grosso banano ci laceri il velo.

Gran Cerimoniere
E risuoni nella reggia,
perlomeno una scoreggia!
(esegue)

(cala rapida la tela sul secondo atto)

FINE ATTO SECONDO

ATTO TERZO
SCENA: La camera nuziale. Nei quattro angoli, quattro bidè dove bruciano profumi. Nelle pareti bracieri accesi. Pezze di marchese sparse. A destra una porta che da' nell'appartamento del re; in fondo a sinistra, si nota un elegante water-closed con catena d'oro pendente. Ifigonia e Spiro Kito giacciono sul talamo.

Ifigonia
O amato Spiro Kito, Prence e Samurai,
il tempo passa e non mi chiavi mai!

Spiro Kito
Desisti, o Principessa, dal chieder spiegazioni,
non vedi che cominci a rompermi i coglioni?

Ifigonia
Fammi vedere le palle di solido granito,
fammi toccar l'uccello almeno con un dito;
che brami, Spiro Kito, dalla tua dolce amica,
vuoi farmi prima il culo, o ripulir la fica?

Spiro Kito
C'è una cosa, Ifigonia, che ancora non ti ho detto,
un segreto terribile che brucia nel mio petto.

Ifigonia
Oh parla Spiro Kito, mio divino,
t'ascolto col canal di Bartolino!

Spiro Kito
Un giorno, or son quattr'anni, soffrendo per un callo,
stavo prendendo un bagno nel Grande Fiume Giallo
e, come è sempre in uso tra i nobili Signori,
stavo rompendo il culo a paggi e valvassori.
Quand'ecco passa altero un bonzo di Visnù
(allor mio caro amico, ci davam del tu)
il quale mi propose, con sordido cinismo,
di fare nel suo culo un giro di turismo.
Di meglio non bramavo, e come un folle toro,
soffiando a testa bassa glielo ficcai nel foro.
Ma quell'infame avea, nel nero tafanario
lungo, rapace e impavido, un verme solitario,
che mentre io mi godevo il morbido budello,
pian piano mi sbafava la fava dell'uccello.
Eccoti ormai svelato alfin tutto l'arcano:
il bruno Spiro Kito è privo di banano;
ed ora, mia diletta, quando vuol godere,
non ha altra risorsa che il buco del sedere.
Vedi, mi fai pentire d'esserti vicino,
per placar le smanie fatti un ditalino.
Or non è il momento di fare una chiavata,
il cane pechinese provveda alla leccata.
Passata da tempo è la mala avventura,
che tolsemi il membro di madre natura!
Ed or per il tuo bel sesso gentile
Io dunque t'ho fatto un Pesce d'Aprile.
Io sono imponente, in caso sì bello,
ma in modo assoluto mi manca l'uccello.
Io godo di dietro a modo di prete.
È noto che il prete modello e perfetto,
privato dell'uso di maschio uccelletto,
se preso da brama di ibrida voglia
qualunque desìo nel culo convoglia.

Ifigonia
È vero che i preti, a quanto mi dici,
prendendolo a tergo si rendon felici,
ma molti son quelli, lo provano i fatti,
che in barba alle leggi si chiavan da matti.
D'esempio sia al mondo, per detto Egiziano,
di Cesare invitto l'uccello sovrano.
Ignobil fellone, o vil traditore,
la nobile Ifigonia getti nel disonore.
Fui vittima innocente di un infame tranello;
potea mangiarti, il verme, il cuore, non l'uccello!
Crudele e perverso mi è stato il destino,
scegliendo a consorte per me un culattino.

Spiro Kito
Trascorsi tristi giorni col resto del mio uccello,
mi chiusi in una torre sovrastante il mio castello,
tristi notti, solo, mesto, avvolto in neri veli,
strappavo singhiozzando i miei lucenti peli.
Dieci giorni e dieci notti, solo, muto come un reo,
mi pelai tutto lo scroto con l'accluso perineo.
Quando alfine più non ebbi manco un pelo sul coglione,
senza l'ombra di un conforto mi buttai giù dal balcone.
Fu un istante… giunto al suolo dileguossi il mio tormento,
per dar luogo ad uno strano, novello godimento.
Volle il cielo, assai benigno, che nel rapido mio giro
io cadessi con il culo sull'uccello di un fachiro,
che da circa quarant'anni meditava sotto il muro
scarno, muto ed impassibile, ma col cazzo sempre duro.
Benedetto sia per sempre quell'uccello e quel momento
che la porta disserrommi al soave godimento.
Da quattr'anni sempre in viaggio per città, paesi e corti,
io di uccelli assai ne ho presi, lunghi, dritti e grossi e storti,
bianchi, neri, rossi, gialli, prepotenti e timorosi
profumati e puzzolenti, anche rigidi e flessuosi,
oleanti di formaggio, stranamente tatuati
malmenati orribilmente, un pochino scorticati.

Ifigonia
Furie d'Averno, o voi che anguicrinite
chiavar vi fate in pose pervertite
da quei ciclopi che hanno un occhio solo,
perché non vi pigliate mai lo scolo?
E tu, Giunone, che sull'Elicona
ti fai dal Can leccar sulla poltrona,
perché non ti mangia un pezzo di grilletto
il cucciol tuo fetente e prediletto?

Spiro Kito
Frena i tuoi detti alteri, o Ifigonia, basta!
Rispetta, se non altro, l'arte pederasta.
Vedo che tu le gioie non sai dell'intestino,
te lo dice un esperto e vecchio culattino.

Re (entrando con una scatoletta in mano)
Ho sentito rumore dalla stanza vicina;
state cercando forse un po' di vaselina?

(Ifigonia, furiosa per la delusione subìta, si avventa sui coglioni paterni)

Ifigonia
Anche la vaselina, nuovo scherno!
O padre snaturato, va' all'inferno!
Ora ti mangio il destro e poi il sinistro,
e sta certo che neanche il dio Calisto
se pietà si prendesse del tuo guaio,
ridar te ne potrebbe un altro paio.
Castrato sei, e se vorrai godere,
godrai anche tu col buco del sedere!

Re
Ahimè ahimè, o qual vista orrenda!
Mia figlia fè dei miei coglion merenda!

(si accascia piangendo)

Gran Cerimoniere (entrando di corsa)
Accorrete Cortigiani, Duchi, Principi, Baroni,
Nobiluomini, Visconti dai bei nobili coglioni,
voi, pulzelle e maritate, Nobil Dame, Castellane,
che battete di gran lunga le più celebri puttane,
tralasciate le chiavate, i rasponi ed i pompini,
sospendete un sol momento i consueti ditalini!
Ifigonia, la sovrana, accecata dal dolore,
si mangiò le grosse palle dell'augusto genitore!

(entrano i cortigiani e le cortigiane in costume adamitico)

Re
Addio vergini belle, che lasciaste l'imene
sopra la forte punta del mio robusto pene,
addio peli rosati di donne e di bambini,
addio lingue sapienti, maestre di pompini,
Addio mio prode cazzo, piega da questa sera,
la rossa, audace testa un giorno tanto fiera!
Finite son purtroppo le giostre e le tenzoni:
non val robusta fava se priva di coglioni.
Addio nobile uccello, un giorno tanto grande
Da giungere alle stelle col poderoso glande,
signore della vulva, terror dello sfintere,
facevi ognor tremare il buco del sedere,
che mille e mille volte, furente come un toro,
dilaniasti le ceste giungendo nel piloro;
che mille e mille volte, con mosse agili e strane,
metteste a repentaglio le trombe falloppiane.
Tu, che mai cedesti a seghe ed a pompini,
stavolta fosti vittima di due denti canini,
dormi! Da questa sera sarà tuo cimitero,
in segno di cordoglio, un sospensorio nero.
Da oggi tu, negletto, starai nelle mutande,
né più le tingerai con il possente glande!
Meglio sarebbe stato di perder anche il cazzo,
ma perderlo da prode nel gioco del rampazzo.
Perir tu ben dovevi, ma in nobile tenzone
invece, ahimè, peristi da povero coglione!

(il Re si apparta piangendo)

Gran Cerimoniere (rivolgendosi ad Ifigonia)
Ti sarà dato il tormento duro
d'esser legata colla fica al muro:
il popolo sfilerà, e tu con l'ano
farai da monumento vespasiano.

Ifigonia (avanzandosi alla ribalta come in estasi)
Sognavo un cazzo forte, da bambina,
perciò pregavo Giove ogni mattina,
ché, come un giorno avvenne per Enrica,
potesse capitarmi nella fica
Un poderoso e ben tornito cazzo
Per farmene per sempre il mio sollazzo.
Così non fu! La Provvidenza grande,
che gioia e pur dolore in terra spande,
volle che fossi, per crudel destino,
moglie di un detestato culattino!!!
Da prode morirò, come Raniere
Che non poté inculare lo sparviere.
Addio per sempre, Spiro Kito sposo,
mi butto pel dolor nel water closo.
Tu porrai fin, ti prego, alla mia pena,
tirando lentamente la catena.

(prima che qualcuno possa trattenerla, Ifigonia si getta a capofitto nel water-closed. Spiro Kito, impassibile, ubbidendo ai suoi ultimi voleri, tira lentamente la catena. Tutti si inginocchiano pregando, mentre una salva di lugubri scorregge saluta la moritura.)

(cala definitivamente la tela)
FINE

lunedì 22 dicembre 2008

Software di ordinaria pirateria

3 commenti - [Leggi tutto]
[Nota: aggiornato il 15 marzo 2017 con un po' di novità]
Tempo fa affrontai con un concorrente la scottante questione della quantità abnorme di software pirata che si trova sui computer domestici medi.
Ad un certo punto il suo punto di vista mi ha aperto gli occhi su cosa certa gente pensa sull'argomento: "Ma cosa vuoi, con Windows per fare certe cose o tiri fuori un sacco di soldi, o non hai strumenti con cui lavorare!"
Ma bene... ma che belle parole...
E io sono uno stronzo che, invece, quando un cliente privato mi porta il computer da formattare, computer in cui è presente l'adesivo di conformità di Windows, riesco in un colpo solo ad installare il sistema operativo originale e una quantità non indifferente di applicazioni senza violare una sola licenza.
Ma vediamoli questi software: cominciamo dal sistema operativo.
Windows XP Home Edition o Professional Edition? O Windows Vista? Semplice: qual'e' la licenza attaccata al PC? Bene: prendiamo un cd originale del sistema operativo ed effettuiamo l'installazione. Ora che mi viene richiesto il numero di serie, anziché fornire quello dato a corredo del CD, fornisco quello dato a corredo del computer. Perfettamente legale e si ripristina la licenza d'uso originale, anche in caso di distruzione dell'hard disk e della sua cazzo di partizione di ripristino, o in mancanza di presunti cd di ripristino.
E poi, cominciamo un po' a vedere: mi serviranno determinati software, per determinati scopi, e mi rivolgerò sempre a software gratuiti, quali freeware o addirittura open source, per svolgere i compiti medi più diffusi. Analizziamo in dettaglio le necessità indicate dal mio concorrente e - soprattutto - le mie risposte.

Anzitutto c'è bisogno di un buon antivirus/antispyware: vuoi mettere con un bel Norton/Panda?
Dunque, anzitutto Norton e Panda sono due prodotti commerciali che, se pur sicuramente validi, pesano come macigni ricchi di tracce di piombo e platino. Detto questo, per l'uso da parte di utenti privati è perfettamente legale scaricarsi Avast Free Antivirus: un antivirus leggero, funzionale, con scansione automatica del sistema e della e-mail, aggiornamenti continui automatici e disponibile tranquillamente in lingua italiana, tanto per dire.
Poi ci mettiamo per lo spyware un bel "Spybot Search and Destroy", che è gratuito, con aggiornamenti continui, buona funzionalità e - soprattutto - che dispone della funzione di immunizzazione del sistema. Anche lui in italiano.

Per gestire e preparare documenti in PDF serve Acrobat Professional
Il 99% dell'utenza domestica (e anche alcuni piccoli uffici) conoscono ed usano lo 0,0000000001% del prodotto Acrobat Professional che qualche negoziante/assistente poco accorto gli ha donato ben ricco di crack sul computer.
Diciamolo chiaramente: l'utente vuole *leggere* i documenti PDF? Bene! Acrobat Reader è gratuito e liberamente scaricabile per molti sistemi operativi (persino per telefonini e palmari SymbianOS...), ma c'è anche il buon SumatraPDF, leggero, in italiano, e fa quello che deve.
E se invece l'utente vuole *scrivere* dei documenti in PDF? Bene ancora! Gli si installa PDF Creator, che è un programma Open Source il quale crea una semplice stampante virtuale: ogni volta che si manda qualche documento in stampa su "PDF Creator" questi chiederà se si vuole salvare il documento, stamparlo, mandaro via e-mail etc. etc. Gratis.

E per eseguire applet e servizi basati su Java?
Si va sul sito di Oracle dedicato a java, e si scarica l'applicativo (gratuito e multilingua) che si chiama "Sun Java Runtime Environment (JRE)", che serve proprio a poter eseguire applicazioni Java sul computer.

Cani & porci scaricano da internet: niente è meglio di Kazaa/BearShare/Altracassiata...
No. Kazaa e altre kazaate alla bearshare e avanti di questo passo *SATURANO* letteralmente il computer di spyware, malware, bloatware e chi più ne ha più ne metta.
Se vogliamo dargli degli strumenti sicuri, gli si possono installare eMule (da scaricare dal sito UFFICIALE del progetto emule) oppure il fork più funzionale eMulePlus (dal sito emuleplus.info). Ad essi si può magari accoppiare il client bittorrent Ufficiale [evitando abbondantemente l'installazione di MicroTorrent, che fornisce a corredo ennemila inutilità e altri bloatware]

E per i restanti download? Un bel Download Accelerator o simile, basta trovare il crack...
E invece no, ancora. Per gli smanettoni esiste wget (pescatelo da qui): si copiano un paio di files su C:\WINDOWS\system32 e in qualsiasi momento si apre il prompt e si va di wget -c http://indirizzo oppure wget -c ftp://indirizzo per scaricare al volo, e con la possibilità di riprendere il download. Se no abbiamo ad esempio Free Download Manager (che è anche Open Source) e, per ravanare dentro i server ftp, un fantastico client multifunzione per ftp che si chiama FileZilla (il quale è Open Source e supporta protocolli multipli quali sftp), di cui per windows esiste persino l'applicazione server, se uno ha bisogno di mettere su un server ftp senza perdersi per file di configurazione ed interfacce sconosciute.

E non dimentichiamo i file zip, rar e simili: ci vuole WinRAR, col crack, naturalmente...
Ma assolutamente! Si installa il programmello piccolo e simpatico che si chiama 7-Zip, il quale successivamente lo si configura per la lingua italiana (di solito la riconosce automaticamente) e per aprire tutti i formati di archivi conosciuti (consiglio di togliere la spunta solo da "iso" perché sono da aprire con il programma di masterizzazione. Ad ogni modo clickando su un iso col tasto dx l'integrazione a Explorer gli fa comparire "Aprire con 7-Zip File Manager").
E il buon 7-Zip oltre ad essere Open Source, fa una cosa che non fa molto bene WinRAR: tratta file .rar più grossi di 2 Gb senza battere ciglio.

Va bene, ma per vedere film? Gli scaricati col DivX, gli altri (es. i DVD) con un ottimo PowerDVD Professional Sarca$$o!
Io invece direi che è il caso di limitarsi al piccolo ma affidabile VideoLan Client (VLC), che apre nativamente una quantità abnorme di formati video e audio (consiglio in sede di installazione di dargli l'associazione con tutti i file, e solo per una piccola forma di gentilezza di togliere l'associazione solo per mp3/wma e asf/bin/cue/wmv tanto per lasciare che almeno quelli li apra nativamente il Media Player di Windows): basta lui e non c'è bisogno di installare altro... Apre e supporta persino il formato QuickTime.
Ah, già che ci siamo può essere utile installare anche Real Alternative tanto per aprire qualche file .ra/.ram senza bisogno di installare il pesantissimo client di casa Real.
E, a proposito, se invece lo scopo è quello di farsi una copia di backup del proprio DVD9 comprato su un dvd normale da 4.7 e proteggerlo quindi dai graffi e dall'usura (anche se temo che molti clienti non lo useranno per quello... ma questo non è un mio problema), niente è meglio del buon DVD Shrink, che è freeware e non richiede chiavi, codici o crack di sorta.

Per masterizzare però ci vuole la superultimissima versione ipercraccatona di Nero.
Io non credo proprio: premesso e preso atto del fatto che per quelle quattro funzioni in croce (cd/dvd dati o cd musicale) che servono all'utente medio si potrebbero semplicemente usare gli strumenti di masterizzazione di Windows, ossia la masterizzazione guidata (si trascinano o copincollano i file nella cartella dell'unità masterizzatore e quindi gli si dice "scrivi file sul supporto"; oppure si usa il Media Player per creare cd musicali).
E se il computer è un fisso il cui masterizzatore è stato comprato a parte (come avviene spesso, dato che i masterizzatori cominciano ad avere vita breve...), c'è da dire che comunque con l'unità sarà stato fornito un disco originale di una versione "Essenziale" di Nero o simili, per cui la si può installare perché associata a quel masterizzatore.
E se ancora non basta, esiste software di masterizzazione gratuito e/o Open Source, come ad esempio InfraRecorder...

Videoscrittura, lettere, presentazioni, fogli di calcolo, etc: devi installarti per forza Microsoft Office
Sarà: strano che io (che lavoro!) non ne ho bisogno. E faccio relazioni, scrivo libri, sviluppo presentazioni, realizzo fogli di calcolo pieni di formule etc.
Ma forse sarà invece che all'utente medio è più che sufficiente usare LibreOffice per fare queste operazioni di base.
Peraltro LibreOffice salva anche nativamente i documenti in formato PDF, se serve (anche con supporto per limitazione di stampa, visione etc).

Per navigare in internet ci sono comunque Internet Explorer e il buon Outlook
Tuttavia esiste Mozilla Firefox, che è un eccellente browser, più veloce e sicuro di internet explorer, e più versatile grazie ai plugin e componenti aggiuntivi: io installo sempre ai miei clienti Firefox, e gli pianto anche qualche estensione simpatica, come AdBlock Plus (che blocca i banner pubblicitari e rende la navigazione meno dispersiva), Download Statusbar (più versatile della gestione download integrata al browser), il simpaticissimo Forecastfox (la versione di base: in italiano, con indicazione dello stato meteo praticamente di quasi tutte le citta e i paesini d'Italia), Image Zoom e, per quei siti che pretendono di avere internet explorer solo per rompere le scatole all'utente, User Agent Switcher (a dimostrazione che certi siti vogliono iexplore solo perché i webmaster fanno i puristi santarelli).
Ah, e non dimentichiamo, soprattutto per chi ha un account gmail, l'utilissimo GSpace, che fa funzionare i giga e giga di spazio di gmail come fosse un pendrive, e in maniera intuitiva per di più...).
Per la posta elettronica, poi, niente è meglio di Mozilla Thunderbird, che gestisce posta elettronica, newsgroup e persino feed rss. Anche lui si prende un paio di estensioni per renderlo più funzionale, come ad esempio Display Mail User Agent (carino: mostra un'icona che dice con quale messaggio è stato scritto il messaggio), e soprattutto Quote_Colors, che gestisce il quoting in maniera a dir poco affascinante (facendo abituare gli utenti a fare il quoting correttamente). Thunderbird tra l'altro ha una efficacissima gestione non solo dei filtri, ma anche dello spam (il suo filtro bayesiano richiede solo un paio di settimane di autoistruzione, dopodiché i falsi positivi sono inferiori ad un messaggio cestinato per sbaglio all'anno: e a me l'ultimo falso positivo l'ha causato un amico che mi ha mandato un messaggio di e-mail VUOTO con allegate due foto da 3 megapixel, per cui un po' se l'è anche meritato!).

Per creare pagine Web però devi usare per per forza Frontpage/Dreamweaver
Davvero? Prima di ogni altra cosa voglio citare il buon Leonardo Serni: "Ciononostante, prendo atto che se nelle prime tre righe d'un HTML trovo la firma di FP, e' *quasi* certo che quel che segue sara' distinguibile da un sacco di merda solo dall'assenza del sacco intorno".
E quindi vengo e mi spiego: sempre dal progetto Mozilla, segnalo il magnfiico NVU, per non parlare, per gli appassionati del lavoro in html nativo, il quantomai eccezionale BlueFish (sottolineato che l'autore ha preso anche una mia cartolina da Siracusa: peccato che abbia tolto le foto delle altre cartoline...)

Poi ci sono le fotografie da ritoccare. Un bell'Adobe Photoshop CS...
Invece direi che si può installare la versione Windows di GIMP (da qui), e il programmino che pare piccolo nero come il noto pulcino della pubblicità di un detersivo, ha filtri, strumenti, plugin ed estensioni per fare praticamente qualsiasi cosa. In ufficio ho un fotomontaggio fatto con tre amici: siamo noi quattro sulla copertina della rivista "TIME". Venti minuti di lavoro in tutto, ed è praticamente perfetto...


E come passatempi?
Mah, le solite cose. Il client di Windows Live Messenger (come dici? Ah, già: l'ultima versione richiede l'autenticazione di windows. Beh, mi pare giusto) può essere accoppiato al favoloso Skype che tra l'altro funziona senza dover configurare sarcazzi di ogni genere.
Io, Francesco Candelari e Midian abbiamo tentato con MSN di fare una conferenza in tre, con l'audio, per *settimane*: aspetta, provo a settare il canale così, il microfono colì, Francesco mette il computer testa sotto e piedi all'aria, Midian fa benedire la cuffietta da un monaco tibetano... e non funziona. Apriamo skype, parliamo io e Midian, click: 'aggiungi utente'.
Io: "Francesco ci senti?"
FC: "Sì, io vi sento, e voi?"
Mi: "Io sì"
Io: "Ed io pure"
FC: "Ottimo!"
Mi: "Allora, dicevamo?"
E con una carta di credito prepagata ci si compra anche un po' di credito con cui telefonare in giro...

A proposito: molto carino l'acquario (rigorosamente crackato) che vedo in giro per i computer del 90% dei miei clienti. Ma cosa volete: i miei concorrenti fanno acqua da tutte le parti [grin] (((-: mentre io sono un tecnico più focoso. Ecco perché ai miei clienti installo invece il salvaschermo "Sky Rocket" (toh, Open Source anche lui!) che invece produce magnifici fuochi d'artificio su effetto 3D, con tanto di effetto sonoro a tema (-:

Poi abbiamo, volendo, per esempio il programmello "Sweet Home 3D", per disegnare/progettare ambienti domestici (richiede java).

E non è finita qui, perché se il gioco si fa duro...

Ma qualche strumento di virtualizzazione bello come VMWare Professional?
L'eccellente VirtualBox, ora gestito dalla comunità di Sun. Ottimo per provare ad avere, ad esempio, una bella macchina virtuale con Ubuntu.

D'accordo Thunderbird, ma uno strumento simpatico per leggere gli rss?
In tal caso consiglio FeedReader: in una sola schermata tutti i titoli preferiti. Le categorie personalizzabili dall'utente gli consentono di tenere sott'occhio in tempo reale Blog, siti di notizie e quant'altro rilasci dei feed in atom o rss. Ah, e non dimentichiamo che gli aggiornamenti delle notizie vengono comunicati gentilmente con una piccola finestrella semitrasparente sulla barra di Windows durante la sessione di lavoro, così che non è obbligatorio avere sempre la finestra principale del programma davanti al naso. Ovviamente, anche FeedReader è Open Source...

E per la cura del sistema, per esempio per deframmentare l'hard disk o il registro?
Ci sono un paio di prodotti della Auslogics fatti apposta per gli utenti domestici, e gratuiti. Uno si chiama "Auslogics Disk Defrag" ed effettua una valida deframmentazione dei file sul disco. Compatibile con il filesystem NTFS di XP e Vista, consente di ottenere buone prestazioni, è di certo più funzionale dell'utilità di deframmentazione integrata di Windows e, soprattutto, si accoppia bene ad un'altra utilità della stessa casa: "Auslogics Registry Defrag", che invece si occupa di portare a deframmentazione i file ed i gruppi di sistema del registro di Windows, per accelerare non solo l'esecuzione generale del computer, ma anche il suo avviamento.

E per il controllo in rete? TeamViewer o Ammyy Admin
Ma anche no:per esempio abbiamo UltraVNC che funziona egregiamente.

Tutto bello, però per esempio per avere le immagini ISO disponibili come cd virtuali c'è solo Daemon Tool!
Invece no. Windows è perfettamente in grado di farlo, per mezzo di un componente realizzato proprio da Microsoft. Il componente di cui sopra si chiama "Virtual CD Control Panel" (scaricabile direttamente da qui, ad esempio) e può essere trovato cercando sul sito Microsoft. Tra l'altro su MSDN segnalo anche l'esistenza di un programmino che si chiama "ProcessExplorer", sempre targato Microsoft, che si affianca al Task Manager fornendo, per ogni processo in esecuzione, molte più informazioni.


Infine, tanto per non lasciare niente di non citato, per gli utenti con qualche ghiribizzo in più (-: , segnalo l'esistenza di strumenti per la programmazione o la gestione della rete che, se pur gratuiti, niente hanno da invidiare ad altri (più o meno) equivalenti a pagamento, anzi, tanto per citare qualche titolo:
  • Tomcat, un interessante JSP servlet web server;
  • Eclipse, un ambiente di sviluppo Open Source per programmatori;
  • CD-EX, piccola utilità per estrarre i brani dai CD musicali direttamente in formato mp3;
  • PuTTY, client completo per l'accesso a sistemi via SSH (magari da accoppiare ad X-Ming per l'accesso anche all'ambiente grafico, e di cui ho già parlato qui);
  • X-Chat, valido programma per la chat su IRC, Open Source e di origine linuxiana
  • Pidgin: un solo programma per IRC, ICQ, Jabber, MSN e tanti altri protocolli... Open Source e nato sotto Linux;
  • GNUpg, associato all'estensione Enigmail di Thunderbird, per una buona garanzia di privacy criptando i messaggi di posta elettronica (PS: valga anche la considerazione che la Thawte offre certificati personali per la posta elettronica gratuitamente);
  • Autodesk Design Review, visualizzatore gratuito per documenti Autocad: permette di visionare e stampare i documenti senza dover installare Autocad;
Questo solo per citare qualcuno dei tanti programmi disponibili gratuitamente sul mercato. Programmi per riempire, bene o male, le esigenze medie di un pc familiare medio. Riguardo ai videogame, i centri commerciali abbondando di titoli in tal senso, e ad ogni modo se poi l'utente domestico usa altri canali per il suo intrattenimento domestico, come ripeto: non ci posso fare nulla, non è un mio problema. Quello che conta è che il computer che gli do, dopo formattazione, può fare migliaia di cose e non c'è stato bisogno di scomodare nessun crack e nessun programma illegale.
Almeno, questo è quello che penso io. Poi, la mia concorrenza, pensi quello che crede.

sabato 20 dicembre 2008

Il viaggio in treno

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[Ladies and gentleman, questa storia l'ho scritta nel 1993. Un po' di rispetto, sil vouz plait! (-: ]

Nove e mezzo, stazione ferroviaria di Siracusa, fine di maggio.
Il sole splendeva alto nel cielo terso, proiettando tutto intorno una calura umida insopportabile, difetto delle città di mare; la stazione sembrava deserta: si vedevano soltanto un uomo grassoccio in canottiera (e sudaticcio) sulla cinquantina, che sorseggiava a fatica un caffè freddo e contemplava il panorama appoggiato all'uscio della porta del bar.
Alla sua destra, a pochi metri, c'era un ragazzo biondo; anch'egli sudato, seduto sull'unica panchina ombreggiata di tutta la stazione aspettava facendosi un po' d'aria con una copia spiegazzata della Settimana Enigmistica.
Dopo qualche minuto l'altoparlante annunciò, con voce roca: "Interregionale 17325 per Modica e Ragusa è in partenza dal primo binario piazzale est; espleta esclusivamente servizio di seconda classe".
Sulla sinistra del bar, poche decine di metri a lato dell'assolato prolungamento del primo marciapiede, c'era la vecchia littorina verdognola, vuota, che si cuoceva al sole da quasi mezzora.
La stazione dopo quel messaggio riprese un minimo di vita: il ragazzo sulla panchina si alzò, prese un borsone e si avvicinò al treno, seguito dall'uomo del bar, che nel frattempo aveva scagliato il bicchiere di plastica, pieno ancora a metà di quel liquame marroncino, nel cestino vicino alla porta del bar.
Dietro di loro si raccolse una piccola folla: due soldati, una giovane donna con un bambino e una bambina, altri due uomini stanchi e sudati che discutevano fra di loro in stretto dialetto dell'entroterra.
Tutti quanti salirono e presero lentamente posto sul treno. Poco dopo arrivò con passo strascicato anche il capotreno, con la divisa scura madida di sudore.
Il sole batteva sul suo tesserino bianco, ed era praticamente impossibile riuscire a leggere "Rontersi Fabio, Capo Treno Titolare", senza restare abbagliati.
L'uomo salì sul treno, percorse rapidamente il corridoio ed aprì la porta della cabina di guida, quindi disse al conducente: "Filippo, hai già firmato? No? Ci penso io, allora...".
Di nuovo Rontersi percorse il corridoio verso la piattaforma, scese e fece un cenno con il braccio verso la dirigenza, per richiamare la capostazione.
Arrivò una ragazza che non avrà avuto più di venticinque anni, in camicia scura con le maniche arrotolate alla meglio e un cappello rosso che doveva tenerle la testa in una morsa di caldo terribile.
La giovane diede una cartelletta in mano a Rontersi, che osservò il foglio, lo firmò e lo restituì; immediatamente la giovane si scostò dal treno e alzò uno straccetto verde consunto in direzione della testa del treno.
Il vecchio vagone fischiò, e iniziò a muoversi con una buona scrollata.
Il capotreno infilò la chiave in un buco a lato delle porte, che si chiusero sibilando debolmente, quindi entrò nel vagone e convalidò i biglietti.
Rientrato infine in cabina, prese posto sullo strapuntino di destra e iniziò a leggere il giornale.
I due soldati cominciarono a parlare tra di loro, il tizio del caffè si aprì un giornale sportivo e prese a leggerlo con interesse, mentre i due uomini che prima discutevano in dialetto, sonnecchiavano; la donna con i bambini era immersa nella lettura di una rivista, mentre il bambino giocava con un videogame portabile che suonava una musichetta ridicola e martellante. Infine la bambina guardava il panorama fuori dal finestrino.

Il sole era sempre alto in cielo e il caldo era sempre insopportabile. Dopo qualche dall'inizio del viaggio, ci fu il momento.
Il momento di distrazione: il momento in cui nessuno badava a quello che succedeva fuori dal treno.
Mentre il capotreno leggeva il giornale, il macchinista si era giusto abbassato un attimo per prendere dal borsello gli occhiali da sole perché si era quasi abbagliato. La donna continuava a leggere la rivista, mentre Marco, un bambino di cinque o sei anni, continuava con il suo giochetto demenziale.
Elena, più o meno della stessa età del fratellino, era sempre intenta a guardare il panorama fuori dal finestrino. Forse la bambina era, in quel momento, l'unico essere umano che si accorgeva di quello che succedeva fuori dal treno, e che non si era abituata del tutto all'afa. Ma ci fu un attimo, un solo attimo, terribile. La piccola Elena si era distratta solo un istante, solo un terribile momento: aveva abbassato gli occhi per guardare il fratellino impegnato sulla macchinetta sonante...
Subito si oscurò il cielo, e l'afa divenne di colpo un freddo penetrante. La prima persona che si accorse di questo, fu proprio quella che forse aveva scatenato tutto: Elena. Non appena rialzò gli occhi, con un fil di voce pronunciò: "Mamma: ho paura... Il temporale, i tuoni... no...".
Ma nonostante il basso tono di voce ed il rumore del treno, il silenzio che si era formato aveva fatto risaltare le parole della piccola. Ormai, però, il danno era fatto.
Tutti i passeggeri osservarono quello che succedeva fuori dal finestrino, e il tizio del caffè disse: "Meno male, viene da piovere, finalmente va via il caldo!"
Tutti approvarono, ma Elena no: la vista di alcuni lampi in lontananza la impauriva; Marco, invece, non si preoccupava, poiché - evidentemente - non aveva paura, e dopo un po' si mise persino a canzonare la sorellina, impaurita.
La madre cercò di rassicurare la piccola; dopo qualche minuto il giovane biondo della panchina si avvicinò al gruppetto, si sedette di fronte alla bambina e le disse: "Ciao, io mi chiamo Oscar... Stai un po' tranquilla, ti va di giocare con me?"

Finalmente Rontersi alzò gli occhi dal giornale e, con il sudore congelato addosso, disse al conducente: "Ma che diavolo succede?". Incrociò la faccia pallida e stravolta del macchinista: "Filippo, cosa c'è? Va tutto bene?".
Il macchinista non rispose subito alle domande del capotreno, ma dopo qualche istante di incertezza riuscì a dire, quasi con un filo di voce: "Fabio... il tracciato... non corrisponde. Non è questa la linea... dopo il passaggio a livello di Santa Teresa ci sono sette curve, e noi ne abbiamo fatte solo due, ora il tracciato è... dritto..." nel dire quest'ultima parola, il macchinista fece segno al collega con la mano, indicando di fronte a loro il binario chiaramente visibile per almeno tre chilometri, rettilineo in mezzo ad una specie di viale alberato. "Fabio, non ci sono scambi... dove minchia siamo finiti?"
Guardarono davanti a loro, la littorina che andava avanti senza battere ciglio.
E c'era quel cielo buio, quell'atmosfera densa, quel freddo.
Il capotreno dopo qualche istante uscì, pallido, dalla cabina di guida, avvicinandosi ai finestrini per esaminare il panorama, e finalmente anche i passeggeri del treno si accorsero del fatto che qualcosa sembrava cambiato.
Una preoccupazione, non proprio panico, assalì tutti i passeggeri del treno. Le uniche persone che erano rimaste apparentemente tranquille erano i due soldati, che si erano svegliati e continuavano a dialogare fra di loro, come se niente fosse.
Oscar continuava a distrarre la piccola, ma dai suoi occhi traspariva una specie di timore, come di consapevolezza.
Il macchinista intravide una costruzione e aprì i freni: il treno giunse lentamente ad una stazione che nessuno aveva mai visto, senza nessun nome o segno distintivo. Sembrava uno scheletro di edificio abbandonato in mezzo alla campagna.
I passeggeri erano increduli, e continuavano a chiedersi fra di loro cosa succedesse. Ad un certo punto uno dei due uomini dell'entroterra sbottò verso il capotreno: "Beh... capo: che succede? Dove spacchio siamo?".
Lui guardò l'uomo con un espressione del volto tale che non ci sarebbe stato bisogno di aggiungere: "Non ne ho la più pallida idea".
Questa atmosfera di irreale tensione durò alcuni minuti, poi di colpo i due soldati si alzarono, uno dei due richiamò l'attenzione dei passeggeri e chiese il silenzio; subito dopo l'altro cominciò: "Siamo esseri viventi di un'altra dimensione, ma non siamo qui in pace. Eravamo venuti in missione segreta, ma purtroppo siamo stati scoperti, e siamo stati costretti a fuggire, per evitare la cattura. Purtroppo per riuscire a scappare subito l'unica possibilità era quella di rapirvi; però adesso che abbiamo rivelato il nostro segreto, non possiamo liberarvi; sarete nostri prigionieri. Il treno verrà ritrovato fermo sulla linea, poco dopo il passaggio a livello di Santa Teresa Longarini. Di voi non se ne saprà più niente.".
La gente sul treno era impaurita, la giovane madre teneva stretto a se Marco, mentre Oscar teneva la piccola Elena. Forse la bambina era stata la causa scatenante di tutto, forse non si rendeva conto di quello che succedeva, forse se ne rendeva conto, e aveva paura.
Non riusciva a parlare, a tremare, a reagire; l'unica cosa che le riusci' di fare, quasi meccanicamente, fu quella di guardare negli occhi uno dei soldati, senza accorgersene.
Il soldato che aveva parlato capi' che quella era una manifestazione, se pur strana, di paura, ed impallidi'.
Repentinamente ritorno' il cielo sereno e l'afa; il panorama esterno cambio', dalla stazione all'aperta campagna. Tutti i passeggeri rimasero increduli e attoniti. I due soldati erano sempre pallidi, sudavano freddo.
Di colpo si spalanco' la porta di accesso alla cabina di guida e sali' un ragazzo, che poteva avere si e no vent'anni. Il ragazzo stringeva nella mano sinistra una specie di pistola. Tutti lo guardarono, e immediatamente disse, rivolto ai due soldati: "Voi due, maledetti, non mi conoscete, ma sapete chi sono. Sono il medium che vi da la caccia da un interminabile anno. E non avrei mai immaginato di arrivare a tanto: vi siete traditi come due idioti... Io non posso sintonizzarmi sulle vostre menti e leggere i vostri pensieri, poiche' voi siete diversi da me; gia', voi, ma non la gente che c'e' su questo treno. E in special modo la bambina che mi ha guidato inconsapevolmente qui... Voi non sapete quanto puo' essere forte lo shining di un bambino impaurito, non lo immaginate neanche... Quando ho sentito la paura della piccola Elena, non capivo cosa c'entrasse con voi, ma la ho seguita, e vi ho trovati.".
Dopo queste parole, il giovane alzo' la pistola e la punto' contro uno dei soldati, sotto gli occhi increduli di tutti i passeggeri. Il soldato, che prima aveva chiesto silenzio, prese la parola e disse: "Non puoi farci nulla in questo mondo, e' inutile che ti sforzi, dovresti saperlo anche tu.".
Il ragazzo sogghigno', e gli rispose sarcasticamente: "Si' che lo so, infatti quest'arma non viene da questo mondo".
Intorno al treno risuonano due colpi secchi, seguiti dal gridolino strozzato della piccola Elena, spaventata. Il giovane abbasso' la pistola e guardo' in direzione dei due corpi esanimi; dopo pochi secondi i due cadaveri si dissolsero, come magicamente, e caddero in terra le due pallottole luccicanti, che il giovane raccolse. A questo punto, passando dalla cabina, salirono alcuni agenti di polizia, che aiutarono tutti i passeggeri a scendere ed a aggiungere a piedi la stazione di Santa Teresa Longarini, poche centinaia di metri dietro al treno.
Pochi minuti dopo, mentre Elena, Marco e la madre si riprendevano dallo shock, il giovane si avvicino' alla piccola Elena, e le disse: "Mi dispiace sapere che hai avuto paura, ma dovresti essere contenta del fatto che sei stata tu, in realta', a salvare tutti quanti...".
"Sì, forse... Ma dimmi, tu... come ti chiami?".
"Roberto. E non sono da solo. Ogni volta che avrai paura, ci sara' sempre qualcuno pronto ad aiutarti.", il giovane mostrò la mano sinistra aperta e vuota, la chiuse a pugno rapidamente e poi prese la mano sinistra di Elena, facendole cadere qualcosa dentro. Le chiuse la mano e si allontanò, sorridendo.
Elena aprì la mano, trovandoci dentro una piccola sferetta (forse un centimetro di diametro) luccicante e molto pesante, poi tornò con lo sguardo verso Roberto, che nel frattempo aveva raggiunto un fuoristrada. Roberto salì al posto del guidatore, ma la piccola non poté non notare che sul sedile passeggero era seduto Oscar, il ragazzo che la aveva tranquillizzata a proposito del temporale.
L'auto si girò e ripartì scomparendo dietro il polverone della stradina di campagna che correva vicino ai binari, e molti portarono per un attimo lo sguardo in quella direzione.

giovedì 18 dicembre 2008

Notte di ordinaria follia

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Questa modifica alla XBOX 360 ci ha fatto passare una giornataccia. Abbiamo cominciato alle 15:30 e siamo giunti vincitori, dopo una serie di peripezie assurde ma che ora vado a raccontare, all'una di notte passata (la foto è dell'una e un quarto): questi quiqquà siamo noi tre ("Smith, Wesson e io", pardon, Marck1112, Gabe_Logan e me medesimo) al termine di un pomeriggio ed una serata di passione e follia omicida.
Il gioco è cominciato alle 15:30 con il mio arrivo da Marck1112, perché gli era arrivato finalmente il lettore DVD Toshiba-Samsung sostitutivo per la XBOX-360. Lo scopo (o la scopa) delle grandi manovre era quello di leggere il firmware del lettore originario (già fatto da Marck e Gabe) ed estrarne il numero di serie, poi prendere il nuovo lettore DVD (che va alimentato comunque dalla XBOX, un casino che ora vi racconto), leggere il suo firmware, cambiargli il numero di serie, spoofarlo perche' la XBOX lo legga come il vecchio, riscriverglielo.
L'operazione letta sui forum appare come semplicissima, tuttavia una volta che ci scontriamo, sono risate infernali.
Il nuovo lettore ha un testpoint, fatto da Marck con un microswitch normalmente chiuso. La procedura e' eccezionale: si accende la XBOX facendo avviare il lettore, poi si collega un cavo SATA fra il pc e il lettore, si avvia il computer e... magia! Con perfetto tempismo (decine di tentativi per riuscirci):
  • La piastra madre risconosce il lettore CD;
  • Il BIOS va avanti e comincia ad avviare il floppino col dos e l'utilita' DOSFLASH;
  • Esattamente a questo punto si spegne la XBOX, si stacca il cavo SATA, si apre il test point, si ricollega il cavo SATA a testpoint aperto e XBOX spenta, si riaccende la XBOX, dopo due secondi si lascia il testpoint;
  • Il tutto entro l'avviamento del prompt di MS-DOS, da cui si lancia DOSFLASH che finalmente riconosce il lettore e consente di operare in lettura (per salvare il firmware) o in scrittura.
Dopo un pomeriggio di tentativi piu' o meno infruttuosi, riusciamo alfine ad ottenere quello che volevamo, appena appena all'una di notte. (-:
Auff, che seratina, ragazzi!

martedì 16 dicembre 2008

Cronaca di un carteggio e-mail

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*** Da: Assistenza Liquida
*** A: Undisclosed Recipients
*** Oggetto: Il tuo blog su Liquida

Ciao,

ti disturbo solo pochi istanti per segnalarti - e mi auguro che la cosa ti
faccia piacere - che il tuo blog è stato scelto per la qualità dei suoi
contenuti dalla nostra Redazione e inserito in Liquida (
http://www.liquida.it).

Liquida è il nuovo portale/valorizzatore della blogsfera italiana che ha
l'ambizione di dare visibilità a tutti i bloggers che producono valore e lo
condividono con gli altri.

I lanci dei post del tuo blog saranno quindi presenti sul portale nelle
prossime ore e il tuo blog comparirà nella nostra directory di blog italiani
(http://directory-blog.liquida.it/).

Abbiamo inoltre realizzato una serie di FAQ per cercare di spiegare al
meglio presente e futuro di questo progetto in cui crediamo molto (
http://blog.liquida.it/category/liquida-faq/).

Contattarci liberamente per sciogliere eventuali altri dubbi o per darci un
tuo preziosissimo feedback (http://www.liquida.it/contattaci.liquida).

Se poi, come speriamo, ti piacerà la nostra iniziativa, allora non ci resta
che chiederti un aiuto per far scoprire Liquida a un numero sempre più
grande di amici online (http://www.liquida.it/segnala_amico.liquida).

C'è infine una piccola sorpresa: tutti i blog selezionati da Liquida possono
fregiarsi di uno dei nostri gadget da inserire sul proprio sito (
http://www.liquida.it/strumenti-liquida.liquida)!

Grazie del tuo tempo


Andrea
Resp. Liquida.it
assistenza@liquida.it


*** Da: Grizzly aka Mirko Tuccitto
*** A: Assistenza Liquida
*** Oggetto: Re: Il tuo blog su Liquida

Assistenza Liquida ha detto: in data 17/10/2008 14.19:
> ti disturbo solo pochi istanti per segnalarti - e mi auguro che la cosa ti
> faccia piacere - che il tuo blog è stato scelto per la qualità dei suoi
> contenuti dalla nostra Redazione e inserito in Liquida (
> http://www.liquida.it).
Vi ringrazio per il contato ricevuto. Apprezzo peraltro che mi abbiate
contattato per posta elettronica per pubblicizzare e presentarmi il servizio,
cosa che invece molti nel tempo hanno pensato bene d'evitare usando lo
strumento dei commenti agli articoli per fare pubblicita' ai propri servizi,
in palese violazione della netiquette.

E tuttavia, no: nonostante il vostro augurio, purtroppo la cosa non mi fa
affatto piacere. E temo che non ne faccia neppure a voi.

Il contenuto aggregato (come ad esempio disponibile riguardo al mio Blog
"Diario di viaggio" all'indirizzo
http://www.liquida.it/g-weblog.blogspot.com/ oppure il relativo feed rss
offerto http://www.liquida.it/g-weblog_blogspot_com.feed di fatto presentano
i contenuti del mio Blog sotto l'egida, la grafica, l'impaginazione e le
classi tecniche e tecnologiche del portale Liquida, e non del mio Blog personale.

Di fatto il contenuto aggregato con le notizie tratte dal mio Blog va a
definirsi come "Opera derivata", e come tale va trattata. La Licenza d'Uso
dei contenuti del Blog, chiaramente indicata sia nel codice html del sito (e
di ogni singola pagina), sia specificata per mezzo di un pulsante sulla barra
a sinistra nell'homepage e nelle singole pagine del sito: tale Licenza d'Uso
e' di tipo "Creative Commons" di tipo "Attribuzione-Non Commerciale-Non Opere
Derivate", di cui e' disponibile esplicazione all'indirizzo:

http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

Nello specifico, ad effettuare la connessione al portale Liquida ed accedere
ai contenuti del mio Blog, la licenza non e' rispettata in nessun punto:

1) non e' presente una chiara indicazione sull'autore dell'articolo;
2) non e' presente una chiara indicazione sulla Licenza d'Uso dell'articolo;
3) sono presenti banner pubblicitari i cui compensi e ricavi rientrano nella
societa' Banzai;
4) gli articoli del Blog vengono automaticamente taggati dal robot di
Liquida, che gestisce anche i commenti, operando di fatto come Opera Derivata.

In virtu' dei fatti sin qui esposti, vi invito a provvedere entro sette
giorni solari dal ricevimento della presente a far fronte a tutti i punti
violati della Licenza d'Uso, ovvero qualora cio' non sia tecnicamente
possibile o non rientri nel piano imprenditoriale della redazione, a
rimuovere senza alcun ritardo ogni riferimento ai contenuti e/o al feed del
mio Blog "Diario di Viaggio", e a rimuovere ugualmente tutti i dati personali
eventualmente raccolti riguardanti il mio Blog.

Restando in attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti.

--
Saluti, Grizzly - http://www.g-sr.eu/
4 anni di weblog, newsgroup ed e-mail condensati (-:
"Estrazioni dal weblog", online su http://www.lulu.com/g-sr
Ordinabile in libreria, ISBN 978-1-84753-836-9
-Questo messaggio e' sottoposto a Licenza Creative Commons-
(CC)by-nc-nd http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

O mangi la minestra, o minimizzi la finestra.
- Andrea `Zuse' Balestrero, "Matemastica e Deformatica"

*** Da: Assistenza Liquida
*** A: Grizzly aka Mirko Tuccitto
*** Oggetto: Re: Il tuo blog su Liquida

Buongiorno Mirko,

condividiamo e rispettiamo la licenza di distribuzione del tuo blog ma, come
noterai, su Liquida vengono ripubbliccati solo gli abstract dei singoli post
che portano poi al contenuto originale sul blog nativo.
In questo senso ci sembra pertanto di fornire un servizio (auspicando di
portarti traffico) e di non violare la licenza "Attribuzione-Non
Commerciale-Non Opere Derivate" in quanto non riutilizziamo il tuo contenuto
integralmente.

Ovviamente siamo disposti a eliminare immediatamente - anche se a malincuore
per la qualità dei contenuti - i tuoi feed dal nostro portale.

Attendiamo però un tuo feedback definitivo in merito.

Grazie per l'attenzione

Lo Staff di Liquida

*** Da: Grizzly aka Mirko Tuccitto
*** A: Assistenza Liquida
*** Oggetto: Re: Il tuo blog su Liquida

Assistenza Liquida ha detto: in data 21/10/2008 9.41:
> condividiamo e rispettiamo la licenza di distribuzione del tuo blog ma, come
> noterai, su Liquida vengono ripubbliccati solo gli abstract dei singoli post
> che portano poi al contenuto originale sul blog nativo.
Il che, mi pare, implica che sicuramente la condividete, ma di certo non la
rispettate. Il primo punto parla di attribuzione, ma se io guardo ad esempio
http://www.liquida.it/g-weblog_blogspot_com/ non vedo scritto da nessuna
parte "Contenuti e abstract tratti da 'Diario di Viaggio' di Grizzly aka
Mirko Tuccitto", per cui mi sia consentito di dissentire apertamente.

> In questo senso ci sembra pertanto di fornire un servizio (auspicando di
> portarti traffico) e di non violare la licenza "Attribuzione-Non
> Commerciale-Non Opere Derivate" in quanto non riutilizziamo il tuo contenuto
> integralmente.
E infatti io ho sottolineato che non utilizzando il mio contenuto
integralmente ed effettuando un'etichettatura (tagging) automatica, voi
create un lavoro che comprende un mix del mio lavoro e del vostro, che altri
non e' se un'Opera Derivata (potreste utilizzare l'articolo integrale in una
pagina con citazione dell'autore e della licenza: la cosa sarebbe diversa,
poiche' sarebbe una divulgazione proprio ai sensi della Licenza).

Peraltro vi blocco sulle parole magiche "auspicando di portarti traffico"
surgelandovele in punta di lingua (anzi di dita, visto che siamo davanti a
delle tastiere): se non vi dispiace [anzi, fondamentalmente anche *se* vi
dispiace (-: ], se io ho bisogno di un servizio, amo analizzarlo ed
eventualmente farne *richiesta* per farne parte, non trovarmici infilato
dentro a viva forza salvo poi dover fare forzatamente richiesta per uscirne.

L'ultima volta che qualcuno ha tentato di fare una cosa del genere coi
blogger (si e' trattato di una ricerca promossa da un'universita') e'
scoppiato un pandemonio per colpa del tono di "lesa maesta'" con cui molti di
noi sono stati tacciati (non l'abbiamo mai digerito). Questo comportamento
(ossia dire "auspicando di portarti traffico", "sperando di fare cosa
gradita" e miscellanea del genere) non e' affatto gentilezza, ma arroganza
ipocrita: se fate qualcosa che non vi e' stata chiaramente vietata, cio' non
significa *automaticamente* che quella cosa *sia* *ben* *gradita*.

Infatti non mi interessa di sapere che "pensiamo di farti cosa gradita a
portarti altri lettore, d'altronde non hai mica vietato di diffondere i
contenuti del tuo blog", perche' la risposta e': "si', ma non ho neppure
chiesto 'andate e diffondete il mio verbo con ogni mezzo', se e' per questo".
Amo dire che il mondo non e' bianco o nero, ma composto da tante sfumature di
grigio. ((-: Il non aver scritto in quattro anni e mezzo e seicento articoli
"nessuno e' autorizzato ad aprire un portale per portarmi altri lettori"
implica ovviamente che non e' scritto "fatelo e ne saro' contento". ((-:

Non so se sono il solo che ha reagito in questo modo o se anche altri sono
stati dubbiosi, tuttavia penso che se parlassi di questa discussione
esprimendo le mie perplessita' direttamente sul blog, altri ne seguirebbero.

Comunque preferisco cosi'.

> Ovviamente siamo disposti a eliminare immediatamente - anche se a malincuore
> per la qualità dei contenuti - i tuoi feed dal nostro portale.
> Attendiamo però un tuo feedback definitivo in merito.

In questo mi pare di essere stato chiaro:
>> In virtu' dei fatti sin qui esposti, vi invito a provvedere entro sette
>> giorni solari dal ricevimento della presente a far fronte a tutti i punti
>> violati della Licenza d'Uso, ovvero qualora cio' non sia tecnicamente
>> possibile o non rientri nel piano imprenditoriale della redazione, a
>> rimuovere senza alcun ritardo ogni riferimento ai contenuti e/o al feed del
>> mio Blog "Diario di Viaggio", e a rimuovere ugualmente tutti i dati
>> personali eventualmente raccolti riguardanti il mio Blog.
Pertanto, viste le premesse, vi invito nei tempi tecnici necessari a
rimuovere il feed ed i contenuti del mio blog dal vostro portale.

Vi ringrazio infine per la vostra cortese e sollecita collaborazione
sull'argomento, e pongo nuovamente cordiali saluti.

--
Saluti, Grizzly - http://www.g-sr.eu/
4 anni di weblog, newsgroup ed e-mail condensati (-:
"Estrazioni dal weblog", online su http://www.lulu.com/g-sr
Ordinabile in libreria, ISBN 978-1-84753-836-9
-Questo messaggio e' sottoposto a Licenza Creative Commons-
(CC)by-nc-nd http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

Con la scusa che sono impagabile da anni non mi danno un aumento!
- Bilbo Baggins

domenica 14 dicembre 2008

Nokia N95 8Gb

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CL: "Ehi, Grizzly, lo vuoi un bel telefonino N95 8Gb?"
Io: "Marca arancia tarocco-ebay-cinesin-quattro-eurin?"

Fate voi:

venerdì 12 dicembre 2008

Raccontino di Vision-X

0 commenti - [Leggi tutto]
[Ammetto che non è mio, ma tanto per darvi un'idea, è stato un vago ricordo di questa storia ad ispirare "Ancora, ancora, ancora" ((-: ]
[Comunque dato che l'ho trovato nel backup, va salvato per i posteri (((-: ]

= Area: FreakNet - Piazza Virtuale ===========================================
Msg#: 2029 Date: 03 Sep 96 11:36
From: Vision-X Read: Yes Replied: No
To: All Mark:
Subj: raccontino
==============================================================================
@MSGID: 99:392/1.7 322c6c97
@CHRS: LATIN-1 2

una grande stanza...un monolocale....all'ultimo piano di un grattacielo

Il pavimento e' in legno ma in molte parti cavi e tubi sono completamente scoperti e alcune delle assi asportate sono ancora riconoscibili in mezzo alle ceneri del caminetto; il muro e' dipinto di un bianco sporco o almeno originariamente lo era, buona parte mostra i segni di umidita' ed erosione e crepe di dimensioni notevoli.
Al centro della parete nord c'e' un televisore... uno degli ultimi modelli della Sony (ultimi prima che Tokio sprofondasse grazie ai giochetti tellurici con le bombe sotterane dei koerani) uno di quelli ultrapiatti color argento con le rifiniture in granito nero con tutti quegli bei optional per la connesione multissessione ai circuiti televisi e telematici satellitari, peccato per l'enorme crepa che percorreva in diagonale i 2.5 metri quadri di superficie dello schermo in cristallo che ne altera visibilemte i colori e la nitidezza dell'immagine. Il televisore viene alimentato da una presa di corrente distrutta i cui cavi fuoriescono direttamente dal muro e sono attacati alla meglio con la spina smontata.
Nella parete est sono ammucchiati alla rinfusa rifiuti, ciarpame, bombole di gas arruginite ma ancora utilizzabili, stracci o vestiti in disuso a seconda dell'interpretazione, qualche cd che aveva orami perso i riflessi d'arcobaleno, altri aggeggi di metallo e silicio che orami potevano essere utili solo a ratti alla ricerca di un riparo.
Nella parete ovest vi e' solo il frigorifero, la cui porta semi aperta lascia intravedere solo qualche bottiglia di birra qualche cibaria in un sacchetto, e il generatore di corrente affiancato dalle taniche contenenti il combustibile che lo alimenta.
Al centro una sedia in pelle su cui e' addormentato un uomo... Un mulatto mezzo vietnamita mezzo occidentale robusto (forse un soldato) piedi scalzi, jeans con qualche strappo e bruciatura da arma da fuoco, una canottiera rotta sulla spalla destra lascia scoperto parte della venere di Botticelli tatuata sul pettorale.
Alcune gocce provenienti dal soffitto gli colpiscono il volto e lo svegliano di colpo, il suo sguardo si rivolge immediatamente al frigorifero ronzante... apre lo sportello e prende una delle ultime birre. Presa la bottiglia si riadagia sulla sedia e guarda dritto allo schermo e fissa per alcuni secondi il led che segnala lo stand-by... rompe il silenzio gridando con la gola secca. "crystal...."
Lo schermo si accende e compare una deliziosa soubrette sintetica in tinte di oro e argento.
"buongiorno signore oggi e' il ven...."
Interrompe bruscamente la sequenza di benvenuto con un: "scansiona frequenze radiotelevisive...." "i segnali preimpostati sono errati o malselezionati eseguo procedura di ricerca e ottimizazzione..."
Rivolge la testa al soffitto con gli occhi chiusi...
"il numero di canali rilevati e' 0"
"cambia modalita'... connettiti servizi di telecomunicazione..."
"numero di network presenti in memoria 10"
"effettua una connessione multipla...."
"risultato prima connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato seconda connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato terza connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato quarta connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato quinta connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato sesta connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato settima connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato ottava connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato nona
connessione: negativo il sistema remoto non risponde" "risultato decima connessione: negativo il sistema remoto non risponde"
L'uomo visiblmente affranto impartisce l'ultimo ordine nella speranza di trovare qualcuno da qualche parte. "Cambia modalita'... connessione telefonica, indicami il numero di utenti registrati..."
"104 Signore"
"conessione multipla... li voglio tutti..."
"come signore?"
"telefona a tutti contemporaneamente a tutti seduta stante o ti giuro che ti sfondo quel musino metallico"
"le chiamate verranno effettuate a gruppo di dieci... questo modello non implementa piu' di 10 utenti contemporaneamente..."
"Va bene esegui"
"qualche preferenza nella selezione dgli utenti da chiamare?"
"piantala di rompere i coglioni! Chiama e Basta!"
Lo schermo si dividei in dieci e su ognuno di essi compare l'immagine di una tastiera di un telefono ove si forma il numero, scompare dopo un minuto e mezzo d'attesa per poi ricomparire e formare il numero successivo. Ad ogni mancata risposta il nervosismo dell'uomo sale vertiginosamente.
"signore la chiamata numero uno ha dato esito negativo..."
Preso dalla rabbia comincia a spargere carburante sul pavimento e a buttare all'aria Il ciarpame ammassato sulla parete. In mezzo ai rifiuti trova un fucile con un colpo in canna lo prende e si siede fissando il monitor... mancano poche chiamate. Alle ultime quattro chiamate impugna con decisione il fucile e urlando un qualche cosa di indecifrabile (forse qualche parola in vietnamita o una delle tante sottolingue metropolitane nate durante la guerra) e spara contro il generatore di corrente il quale emana scintille accecanti che infiammano il pavimento.
Si dirige verso la parete sud dove vi e' un enorme finestra semicircolare (oramai ridotta ad una crepa un po' piu' grande delle altre) che da' sulla citta'... o per meglio dire quello che ne rimane... Palazzi crollati, strade interotte da voragini, veicoli civili e militari terrestri e aerei ammassati in un groviglio indistricabile di scuro metallo arruginito qua e la' interrotto dal bianco di ossa umane. E' ormai tramonto e all'orizzonte si vede tutto offuscato dall'effetto morgana e' meraviglioso con quelle tinte che si mescolano delicatamente nel cielo. Fissa per alcuni istanti questo quadro che emana uno strano fascino e poi lancia l'ultima bottiglia quasi volesse spezzare quell'immagine, come se fosse finta come uno sfondo da teatro e oltre vi fosse la realta' di sempre... ma non e' cosi', dopo qualche evoluzione in aria la bottiglia cade e scompare inesorabilmente... tanti sono i piani del palazzo che non si puo' nemmeno udire il suono dei vetri infranti. Si gira per guardare un ultima volta quel pannello di cristallo e' rimasto solo un numero... si ode un rumore di esplosione... le bomole avevano generato un esplosione tale da sospingere l'uomo fuori dalla finestra... giu' verso quell'inferno di macerie... dall'altra parte del telefono: "pronto? chi e'? C'e qualcuno ? Vi prego se c'e' qualcuno mi risponda vi scongiuro!"
Vi e' un calo di corrente e la cade la linea... si riavvia il telvisore e ricompare la sinuosa e sorridente creatura sintetica mentre il resto va a
fuoco...
"Buongiorno signore oggi sono le ore 19.45 del venticinque dicembre la temperatura esterna e' di 43 gradi centigradi mi permetta di augurarle ancora un buon Natale"

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! Origin: Ohhhh my soul,I love you strange kind of woman.... (99:392/1.7)
SEEN-BY: 391/1 2 4 5 6 7 8 392/1 393/1 395/1 396/1
@PATH: 392/1 391/1