La voglia di prendere la patente radioamatoriale, intendo.
Sono un radioascoltatore con licenza SWL da un paio d'anni. Un paio d'anni che spazzolo le frequenze radioamatoriali, e da sempre rappresenta un'ambiente interessante quello dei ponti radio ministeriali.
I ponti radio ministeriali dovrebbero essere utilizzati solo per verifiche di transito (e tanto poi sono sicuro che se sto facendo servizio antincendio e non prende il cellulare, se mi azzardo a transitare sull'RU2 per parlare col campo base, viene qualcuno a rompermi i marroni nonostante lo scopo dei ponti ministeriali sia proprio quello di creare un'infrastruttura di comunicazioni utile in caso di emergenza), ma sempre più spesso coloro i quali si ergono a signori e padroni dell'etere li utilizzano per le loro chiaccherate degne dei tempi delle ruote sulla CB degli anni d'oro.
E se non è così, spiegatemi perché stamattina mentre scendevo a Trento per fare colazione mi sono fatto una cultura sui piloti d'aereo della seconda guerra mondiale e di quelli che poi hanno continuato facendo i piloti civili per aerei da turismo fino alla metà degli anni '60.
Ma veramente mi passa la voglia di patentarmi, anche se so che con una patente in tasca potrei avere anche un VHF in mano ed esprimere tutto il mio amore per questi sani sperimentatori che hanno fatto del radiantismo una cultura profonda e ricca.
Continuiamo ad ascoltare, va, vediamo che cosa propone il mercato...