A un mio amico (e cliente) hanno portato una macchinetta del caffè a capsule. Ora: tecnicamente ne aveva già una, che in questi giorni si è guastata, per cui gli hanno spedito la sostitutiva.
E qui casca l'asino [e si fa anche la bua... (-: ] perché questa nuova macchinetta ha sul bordo sinistro un lettore per smart card. La smart card serve fisicamente ad abilitare il comando per fare il caffè: conta infatti il numero di capsule che vengono fatte: senza smart card, o se la stessa decide che le capsule sono finite, automagicamente il comando per fare il caffè non si abilita e il cliente è invitato (costretto?) a chiamare per ordinare un'altra scatola di capsule (fornita con relativa nuova smart card). Non fosse per il piccolo problema che il mio cliente ha altre cinque scatole di capsule da parte (senza smart card sostitutive), fornite prima di fornirgli questa macchinetta con lettore di card...
Ma dato che siamo cattivelli, ne discutiamo un po' e poi spiego al mio cliente come smontare la macchina ["Ci sono due viti sul fondo e un incastro del coperchio superiore..." e nel giro di 3 secondi ci troviamo davanti alla macchina tirata a telaro e al relativo groviglio di fili elettrici (((-: ].
La smontiamo, poi la guardiamo ben bene: la scheda elettronica che legge la smart card è stata fissata al bordo della macchinetta con delle viti autoperforanti (peraltro un lavoro inquietante), sulla scheda c'è un connettore con quattro fili (uno blu, uno marrone, uno bianco e uno rosso). Il tester ci dice che su questi fili arrivano 220V, ma il cliente non ha ben chiaro come funziona il meccanismo del consenso. Tuttavia aprendo invece il fatto si chiarisce: due fili portano la 220 ad alimentare la scheda, gli altri due danno il consenso.
In pratica il sistema funziona in questo modo: un interruttore rotativo da al primo scatto l'accensione della macchinetta, ed al secondo avvia fisicamente il caffè. Ci arrivano tre fili: il comune, il consenso all'accensione della macchina e il terzo che è materialmente il comando ad avviare la pompetta per dare l'acqua calda. Il terzo filo anziché finire direttamente alla pompetta, è il filo bianco che entra alla scheda con smart card. Il filo rosso che esce dalla scheda va infine al motorino: quando c'è il consenso c'è continuità fra il filo bianco e quello rosso.
Morale della favola: un semplicissimo ponticello e magicamente la macchinetta fa tutti i caffè che vogliamo senza bisogno di smart-card di sorta. (((-:
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per i vostri commenti, saranno ben graditi, ma per il momento saranno anche sottoposti a moderazione, dato il contenuto del Blog.