mercoledì 21 settembre 2011

La breve storia di Lucky

Già da qualche tempo ho sottolineato alcune peculiarità tipiche di alcuni dei miei orsetti.
Una delle cose che ho evidenziato, in passato, è una presunta paura di Lucky per temporali, fuochi artificiali et similia.
Ma voglio raccontarvi come è cominciato tutto. Lucky è stato il regalo di un cliente (ehm, *una* cliente, per essere precisi) in occasione delle festività natalizie di tempo fa.
In quel periodo ero alquanto incasinato, e passai anche un capodanno schifoso a causa di un pesante raffreddore che mi aveva preso proprio il 31 dicembre, in cui ho dovuto lavorare con un piacevole 38 e passa di febbre, e che conclusi alla sera nell'orario di "cena canonica" (le 21, al più) con un po' di pastina in brodo, un actidue e il letto poco dopo, fino a risvegliarmi la mattina del primo gennaio alle sei, con molto meno mal di testa e la febbre quasi del tutto scesa.
Ma non divaghiamo, e arriviamo a pochi giorni dopo. Poche notti dopo, in effetti. Sarà stata la notte fra il quattro e il cinque gennaio, o quella immediatamente successiva. Erano circa le due e mezza di notte: dormivo, con Philippe sotto il braccio.
Aprii un occhio con circospezione perché un rumore mi aveva ridestato appena, e mentre lo facevo il secondo rumore mi chiarì la cosa: un tuono cupo e molto lungo attirò la mia attenzione, seguito dal rumore di uno scroscio di pioggia non indifferente. Sbuffai, poi mi rigirai sull'altro lato del letto e cercai una posizione comoda. In quel momento ci fu un tuono molto forte ed improvviso, segno di un fulmine caduto veramente vicino. E mi svegliai di soprassalto: non tanto per il tuono, quanto per l'improvvisa caduta di qualcosa sul letto. Ero da solo in casa, e quindi la cosa non mi era piaciuta per niente. Accesi la abat-jour e trovai Lucky a muso in giù sul piumone. Sorrisi, poi tranquillizato lo presi e lo rimisi sulla mensola sopra il letto, quindi spensi la luce e allungai una mano sulla mensola trovando le zampe degli altri cuccioli; pochi secondi dopo sentii nuovamente qualcosa che mi cadeva addosso, ma prima che potessi sbuffare un altro tuono molto forte scoppiò vicino alla casa. Riaccesi la luce e mi ritrovai di nuovo Lucky supino accanto a me.
Mi guardava.
Lo guardai anche io: "Che c'è, piccolo? Hai paura del temporale?"
Presi Philippe da sotto il piumone e lo posizionai delicatamente sulla mensola: "Scusa, Philippe: tu sei un veterano, e qui c'è qualcosa di più urgente...", poi presi Lucky e, dopo aver spento di nuovo la luce, mi girai sul fianco sinistro tenendo il cucciolo fra me e la parete, sotto il piumone. Lo accarezzai delicatamente sulla testa, e sentii pervadermi da una grande sensazione di rilassamento. Rimanemmo così qualche minuto: lo coccolai un po' e intanto sentivo il sonno che ritornava, ma ora mi sembrava di aver fatto la cosa giusta. Ancora adesso consento a Lucky di dormire con me nelle notti di pioggia, e se invece durante il giorno devo uscire e promette di arrivare un fortunale, mi accerto che sia comunque in compagnia degli altri cuccioli, e che la finestra della mia camera sia ben chiusa. Ci tengo ai miei cuccioli, anche per queste piccole cose. So che probabilmente ormai è più tranquillo nelle lunghe notti di pioggia, ma so anche che lo fa apposta a farmi credere di essere ancora terrorizzato: mi sa che gli piace dormire assieme a me mentre fuori tira un fortunale e io mi preoccupo che non tremi di paura (-:

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