lunedì 27 ottobre 2008

Spiaggia dicembrina

Giungo e parcheggio la macchina. L'insenatura non e' piu' ampia di una quarantina di metri, ma la spiaggia e' deserta e mooolto accogliente.
La sensazione della sabbia tiepida sui piedi nudi e' impagabile, e l'acqua trasparente che si infrange sulla riva sembra chiamarmi a gran voce.
La marea sta scendendo lentamente e mette in luce qualcuno degli scogli lucidi e coperti di alghe. Mi avventuro lungo il pendio della scogliera che scende a picco sul mare e comincio a guardare in direzione del mare aperto.
La marea continua a scendere lentamente e mette in luce il fondale sabbioso e con qualche scoglio qua e la'. Le conchiglie che si trovano sulla battigia lentamente non immerse in acqua cominciano a brillare sotto i raggi del sole. Il cielo azzurro e terso sembra sconfinato. Il caldo mi fa capire che sto ancora cincischiando troppo.
Finalmente mi immergo lentamente nell'acqua fresca e mi ritrovo completamente immerso per (ehm...) bagnare i capelli prima di dirigermi a vigorose bracciate verso uno scoglio piu' ampio e scoperto, dove salgo e mi stendo per lasciarmi rosolare un po' al sole...

YAAAAAWNNN! Eh, no. Nello studio non c'e' tutto questo caldo, purtroppo...
Ciao Peter, un bel sonnellino pomeridiano, eh? Ma ora spiegami: sei un orso bianco, cavoli! Non mi dirai che senti freddo? COME SI?!?? Devo alzare di piu' la stufa, eh? Comunque la spiaggia ci voleva... (((-:
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