venerdì 16 ottobre 2009

Mia nonna e' vicina?

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Mia nonna aveva un bracciale in argento con pietre arancioni. Non era un bracciale bellissimo, ma lo teneva spessissimo.
Era un bel pezzo che non vedevo quel braccialetto, ma martedì sera ho chiuso l'ufficio come al solito e, mercoledì mattina, quando sono entrato in laboratorio l'ho trovato in terra, in laboratorio, vicino al pianale sopra la porta d'ingresso.
Martedì sera non c'era (anzi, per buona definizione questo bracciale per quel che ne sapevo era in casa di mia nonna). Mia nonna, da viva, pur avendo visitato l'ufficio molte volte non era mai stata in laboratorio: per problemi al femore dovuti all'ultima (pardon, alla penultima) frattura di alcuni anni fa, le veniva difficile salire le scale e la scala che va al lab non si può esattamente definire comoda.
Mercoledì era lì, a terra. In un posto in cui non può semplicemente essere caduto dall'alto, anche perché in alto non c'è una mensola, delle carte o qualcosa da cui comunque può in qualche modo essere finito in mezzo e poi caduto.

Che posso dire? Che finalmente mia nonna è venuta a vedere il laboratorio e mi ha lasciato un suo ricordo?

lunedì 12 ottobre 2009

Ma neanche le comiche di Benny Hill!

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Come ho detto, ho passato un w/e di schifo principalmente a letto a causa di dolori articolari, mal di testa, raffreddore etc. etc.
Un w/e "lungo", che è cominciato venerdì mattina in cui non ho neppure aperto lo studio.
Stamattina finalmente mi immetto nell'ufficio e per prima cosa scarico il sistema di videosorveglianza delle registrazioni più vecchie di 30 giorni. Poi comincio ad analizzare quelle più recenti, da cui tolgo ciò che non mi interessa (ho ZoneMinder in modect: registra solo su eventi specifici, devo quindi limitarmi a togliere i panni stesi della signora di sopra o l'eventuale cane che mi passa davanti alla saracinesca).
Noto che le registrazioni si concludono intorno alla mezzanotte di giovedì, sebbene il server decisamente non appaia crashato. Mi proietto fuori e mi rendo conto che al posto della telecamera di sorveglianza esterna c'è solo un mucchietto di cavi.
Oh, bella. Non potendo entrare in ufficio dato il lucchetto antiscasso e l'allarme, questi mi hanno ciulato la telecamera di sorveglianza.
Continuo a scorrere le registrazioni e...

... LI TROVO!
Un gruppetto di ragazzi in scooter che ronza intorno, che guarda il condizionatore, che guarda il faretto, che guarda la telecamera. UN GRUPPETTO CHE SI FA INQUADRARE PER BENE DALLA TELECAMERA prima di arrampicarsi sul muro grazie ai tubi dell'acqua e strapparla via.
Stamattina sono stato in questura a presentare la denuncia, allegando un bel CD con tutti i passaggi registrati e uno stampato con i momenti salienti dell'azione. Giusto il tempo di dire: "Dovrei fare una denuncia di furto. Contro ignoti, o forse dovrei dire *contro idioti*, dato che mi hanno fregato la telecamera di sorveglianza, dopo che li aveva già filmati per bene...".

Ma ditemi voi in che mondo... e per una telecamera da 30 euro, poi...

venerdì 9 ottobre 2009

Maricoleva di Taranto

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Sono tanti i ricordi che rimangono della mia visita militare a Taranto, quasi quindici anni fa.
Il fatto che dato un dichiarato "odio" dei giovani tarantini per i militari siciliani, nei miei tre giorni di presenza fuori dalla caserma parlavo solo trentino stretto, passando piuttosto per un turista.
Il fatto che ogni sera le pareti dei bagni erano ricoperte di scritte, firme, saluti, insulti e via discorrendo, mentre la mattina dopo alle sette apparivano bianchi immacolati grazie ad una intera mano di vernice data alle cinque di mattina.
Ma soprattutto il fatto di come fummo rimandati quasi tutti quanti di terra, eccezion fatta per chi aveva rotto le scatole a tutti (inviato al Battaglione San Marco) e un paio di marcantoni [di cui uno (alto due metri, largo altrettanto, palestrato e ben impostato) il giorno dell'analisi del sangue è uscito bianco come lo sfondo di questo blog, annunciando "si sono presi troppo sangue" prima di abbattersi a terra come un sacco di patate (e io, già allora donatore di sangue, che sono uscito fanculizzando il picchetto che voleva rimanessi seduto ad aspettare qualche minuto "perché se no ti gira la testa" "ma vaaa: sono un donatore di sangue, figurati se mi gira la testa per 4ml!")].
E i test, fisici, psico-attitudinali ("ti piacciono i fiori?", mah... no. "ti piacerebbe fare il fioraio?": in questo momento per uno stipendio fisso uno penso che sia disposto pure a fare il cassamortaro, altro che fioraio).
Ma soprattutto un test. Eravamo in una caserma di marina, per cui dopo l'ennesimo test psicologico da 53475347958347957834958734 domande a cui rispondere vero o falso in un minuto, ci chiedono di fare LA PROVA.
LA PROVA (giuro che il comandante è riuscito a pronunciare queste due parole tutte a lettere maiuscole) consisteva nell'ascoltare una registrazione (di bassissima qualità e con una voce fuori campo tipo quella che invita ai comizi di Peppone) di un messaggio in codice morse, cercando di riportare sul foglio a matita il maggior numero possibile di punti e linee.
Faccio un respiro profondo e dico fra me e me: "ora li frego": cercavo in quel periodo di imparare il morse perché già allora avevo una mezza idea di prendere la patente radioamatoriale (all'epoca era ancora obbligatorio saperlo decifrare... gosh ormai ho perso l'orecchio...).
"ATTENZIONE! ATTENZIONE! HA INIZIO LA PROVA! TA TA TI TA, TA TI TA TI, TA TI TI etc. etc."
E comincio a scrivere (oddio vado a memoria, non mi ricordo tutto il messaggio, ma il senso era quello: "QCD A 9 1 8 4 PROVA ESAME MARICOLEVA K".
["QCD"? Ma quell'esame gliel'ha registrato Marconi in persona? (-: ]
Il pomeriggio durante le varie chiamate dagli psicologi, vengo chiamato dal comandante. Ci vado, mi siedo e questo mi guarda, poi con un mix fra un sorriso e un po' di stizza mi mostra il foglietto che ho fatto al test morse e mi chiede: "Questo è uno scherzo ben concepito, vero?"
Capisco il senso della frase, e rispondo a tono: "Comandante, da quanto tempo lei è in marina?"
Lui: "Quindici anni, almeno"
Io: "Ottimo. E in tutti questi anni non ha mai incontrato un diciottenne che studia per diventare radioamatore? Sono tre anni che studio il CW..."
Lui: "Lei ha un futuro nelle comunicazioni della marina, potremmo farle conseguire noi la patente, se le interessa. Sa, lei è stato l'unico nel gruppo rosso (eravamo divisi in scaglioni identificati da un colore e un numero, io ero "104 Rosso") che è riuscito a comprendere il messaggio bla bla bla."
Io: "Ci penserò, grazie..."
Chissà se si rode a pensare che ho fatto il servizio sostitutivo civile... (-:

giovedì 8 ottobre 2009

Ok, non sono un tuttologo, ma...

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Durante una riunione con un presunto partner commerciale che avrebbe dovuto offrire un servizio di ADSL senza fili nell'area marina di Siracusa (ma che a conti fatti non aveva intenzione di investire un solo centesimo fuori dalle province di Catania e Palermo).

Io: "Sì, in effetti su questo campo non ho moltissime informazioni, perché è una tecnologia che sto scoprendo proprio in questi giorni..."
Lui: "Ma naturalmente siamo qui per chiarire tutti i dubbi, bla bla perché dobbiamo considerare se il raggruppamento di clienti in un agglomerato di case ha a disposizione gli antani della supercazzola prematurata con scappellamento quadratico a sinistra di tre gradi, yada yada, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata, bla bla..."
Io: "Per quanto concerne eventuali agglomerati di case ove qualcuno sia disposto ad ospitare un ponte ripetitore?"
Lui: "Beh, naturalmente bisogna vedere la posizione, la copertura in fibra ottica, le riflessioni..."
Io: "Sì, vabbè, naturalmente..."
Lui: "... gli ostacoli, $problema1, $problema2 e le risonanti d'onda a uno, due, tre, quattro e cinque..."
Io: "Come? Scusi, aspetti un secondo: le risonanti sono sulle potenze di due e sugli inversi delle potenze di due, con percentuale di risonanza inversamente proporzionale al valore della potenza..."
Lui: "Eh, ma che sta dicendo scusi?"
Io: "Che le risonanti stanno a uno lambda, due lambda, quattro lambda, otto, sedici, trentadue eccetera, nonché su uno fratto due, fratto quattro, otto, sedici e via discorrendo"
Lui: "Ma quandomai, ma si sbaglia, ma assolutamente..."
Io: "Mi risulta che le onde radio seguano le leggi della fisica, non di una società..."
Lui: "Ma non mi ha detto poco fa di non essere esperto di questa tecnologia? Cosa vuole saperne di..."
Io: "Guardi che sarò anche inesperto riguardo il funzionamento del sistema, ma sono pur sempre un radioamatore!"

Lui: "Ehm...." assumendo tonalità di colore fra il rosso e il viola passando per il fucsia e il magenta...

giovedì 24 settembre 2009

L'amica più affidabile

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Un annetto fa, almeno

CitofonnNNNNNNnnnNNNNNNN
Tizio: "Siii?"
Io: "Salve, sono Grizzly, quello dello studio di computer qua sotto accanto al bar, posso scambiare due parole con lei?"
Tz: "Scendo subito (...) mi dica"
Io: "Niente, sa. Volevo solo chiederle se in futuro potrebbe evitare che il suo cane usi l'angolo della mia saracinesca d'ingresso come bagno..."
Tz: "Eeeehhh? Ma come? Ma quando? Ma dove? Ma si sbaglia Etc."
Io: "Nell'ultima settimana e' successo tutte le mattine, sa..."
Tz: "Ma assolutamente, lei si sbaglia, il mio cane e' educatissimo, bla bla, c'era la marmotta che confezionava la cioccolata, yada yada, ma non si permetta piu'! La denuncio, chi le ha detto queste str$ate?"
Io: "In effetti me le ha dette un amica, ma e' un'amica che non dice mai bugie, sa..."
Tz: "Ma si figuri, io delle donne ne so di tutto di qua di la bla bla..."
Io: "Ne sono certo, ma vede, la mia amica si chiama TELECAMERA DI SORVEGLIANZA e abita proprio NELL'ANGOLO SUPERIORE DESTRO DELLA SARACINESCA, ed ha immortalato lei e il suo cane che pisciava sull'angolo del muro ben sei volte, o magari ha bisogno che le mostri le registrazioni?"

Impagabili il colore che ha assunto e l'espressione della sua faccia.

domenica 13 settembre 2009

Fantasmi o blackout?

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Sono stato da Francesco ed abbiamo finito di scrivere il libro. Rientro a casa tranquillo: a casa mi attende l'aria condizionata accesa col timer da almeno un'oretta, il pc acceso che tira giu' roba da emule e un mazzo di orsacchiotti che riposa sul letto...
Apro la porta, accendo la luce e mi surgelo.
La prima cosa che sento è una voce nello studio.
La voce non è del tutto chiara, ma dopo un'istante è seguita da un applauso alquanto fragoroso: mi fiondo nella stanza. La tv è accesa, su raiuno e la conclusione di Miss Italia.
La spengo, stupito (sono più che sicuro di non aver lasciato la tv accesa, uscendo, anche perché l'ultima cosa che ho guardato nel pomeriggio era un dvd, e quindi casomai doveva essere su AV.
Passo dal corridoio verso la camera da letto. Il condizionatore è spento, il computer anche.

... mi sembra evidente: un blackout e poi uno sbalzo di tensione che ha acceso la tv.
... o almeno... credo...

lunedì 3 agosto 2009

Darsi delle arie

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Sto dormendo, non dico profondamente, ma tant'è.
Ad un certo punto mi sveglio, in preda ad un fastidio. Il fastidio è dato da un incredibile bruciore alla pancia, tipo crampi da dissenteria. Mi alzo, letteralmente contorcendomi, mi trascino in bagno e mi siedo sul cesso pensando di essere prossimo ad una crisi di diarrea fulminante, e invece.
Invece no, le verdure che ho mangiato ieri sera hanno fermentato. Hanno fermentato che neanche l'impasto per panificazione con un kg di lievito.
Tradotto: se eliminassimo le pause in cui mi si torcevano gli intestini, un'unica gigantesca flatulenza di otto minuti... Mah...

giovedì 30 luglio 2009

Abbiamo un tenente

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Primi anni 'sessanta.
Solarino. Una domenica estiva che i paesani passano seduti in piazza a prendere una parvenza di fresco.
Mio padre ritorna, in licenza, dalla scuola ufficiali (è un tenente).
Arriva in piazza l'autobus, scende questo giovanotto con la fascia azzurra. I due carabinieri del paese lo vedono e corrono alla fermata per impiantarglisi davanti sull'attenti, mentre con un gesto della mano ed un sorriso fa loro cenno di "riposo".
Ma il fatto non passa inosservato da metà dei paesani, che si avvicinano al vicesindaco, seduto fuori dal bar che cerca di leggere il giornale.
Gente: "Don Turi, chissà che cosa è successo se hanno mandato addirittura un tenente!"
Don Turi: "Eh? Ma zitti, idioti, è il figlio di mia cugina Teresa!"

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Inizio anni 'sessanta, stazione dei carabinieri del Monte Bondone, Vaneze (TN).
Mio zio è un carabiniere (brigadiere) d'istanza lì. Una mattina di inizio luglio alla caserma si presenta mio padre: un ufficiale (un tenente) che dice di essere in licenza breve dalla scuola ufficiali. Essendo mio padre un tenente dell'esercito, tutti come cagnolini gli si sono parati davanti sull'attenti, ma nessuno si è degnato di chiedergli l'unica cosa utile, ossia come si chiamasse l'ufficiale che avevano davanti al naso.
Mio padre, con tono informale, chiede notizie del brigadiere Tuccitto, e subito il responsabile della stazione lo va a cercare. Quando mio zio raggiunge la garritta d'ingresso con un sorriso annuncia "Enzo", mentre mio padre annuncia appunto "Pippo".
Il responsabile della stazione sbraita contro mio zio perché non si è messo sull'attenti davanti ad un uffciale, minacciando di farlo portare immediatamente in cella. Entrambi (mio padre e mio zio) surgelati lo guardano, prima di dire in coro la stessa frase, indicandosi l'un l'altro: "Lui è mio fratello".