Pensavo di aver visto tutto, ma oggi ho scoperto di più: oggi ho scoperto che al peggio non c'è mai fine.
Antefatto: a Siracusa l'acqua di rubinetto è potabile molto al limite, un po' troppo ricca di calcio e calcare e, soprattutto, ha un saporaccio.
Siamo quindi costretti a bere acqua minerale, in sintesi.
Ora, ci sono decine e centinaia di marche di acqua da cui scegliere, e nel tempo ho provato non voglio dire tutte, ma quasi tutte.
Fino a trovare un punto di equilibrio: da quattro anni a questa parte compro l'acqua Fabrizia (in bottiglie da due litri viene fra gli €0,33 e gli €0,38 a bottiglia, a seconda del periodo). Non è fra le più economiche ma, posso dirlo con il cuore, la trovo di buon sapore, di buon valore diuretico (mi calo circa 3~4 litri d'acqua al giorno), e soprattutto non ha retrogusti strani come altre acque minerali disponibili in zona, sia più economiche che più costose.
Stamattina, dato che ho finito l'acqua, mi sono recato al supermercato dove la prendo di solito (non è facile trovarla in giro a Siracusa, se devo essere sincero), ossia il Simply di via Lentini.
Parcheggio, prendo un carrello, mi avvicino alla postazione e prendo tre confezioni d'acqua. Poi scendo in cassa.
Mentre aspetto il turno della persona che mi precede, chiedo al cassiere se ha bisogno che salga una confezione sul nastro o ha il codice. Lui è laconico:
Ca: "Di acqua ne può prendere solo due confezioni."
Io: "Eh? Come solo due, scusi?"
Ca: "Solo due confezioni, sono le disposizioni..."
Io: "E una che faccio? Gliela lascio?"
Ca: "Lei può fare quello che vuole. E comunque è scritto anche sul volantino."
Io: "Volantino? E chi l'ha visto il volantino? Perché, c'è qualche offerta con due? Non mi interessa l'offerta, gliele pago piene, e se no gliele lascio tutte, eh? [ancora ho toni pacati, ma risoluti, ndG]"
Ca: "Queste sono le disposizioni, non la posso aiutare"
Io: "Le disposizioni? E perché non le avete messe all'ingresso o vicino all'acqua? Io mica l'ho letto il volantino..."
Ca: "Ci sono scritte in entrambi i posti"
Con fatica (il braccio destro è zifolino, ricordate?) tolgo una confezione e la metto sul nastro dell'altra cassa, imprecando: "AHI! Ma guarda che mi tocca fare..."
Ca: "E ora me ne metta una sul nastro, che non ho il codice..."
Io: "Scusa, ma... giochiamo? Lo vedi il braccio? Ma che devo fare su e giù? Sai che c'è di buono? Tienitele tutte! [tono seccato]"
Alzo le altre due confezioni e le metto assieme alla prima.
Ca: "E che me le lasci sulla cassa? [stizzito]"
Io: "Ma lo vedi il braccio? Ho una spalla in pezzi, ma devo continuare a fare su e giù? Ti ho detto di tenertela, non andare avanti. Non mi interessa la vostra acqua"
Ca: "Ma a me cosa interessa se..."
Io: "Ancora! Ho una spalla in pezzi, ma ti pare che mi sono venuto a comprare l'acqua per farti una cortesia? Tienitela e non dire altro, che è meglio!"
Mi allontano con il carrello vuoto, questo continua a richiamarmi nervosamente, e a questo punto esplodo, a voce molto alta.
Io: "Basta così. Basta, o chiamo la finanza. Ma che stiamo scherzando? Basta, smettila, non hai altro da dire, questo è assurdo! Con una spalla rotta mi devo mettere anche a seguire le tue direttive? Basta! Smettila o chiamo la finanza subito."
Uscendo controllo bene l'ingresso, ove non c'è nessuna indicazione sul limite di due confezioni d'acqua, e sinceramente non ricordo d'averlo visto neanche in prossimità dell'acqua. Ma ciò non toglie che ho detto chiaramente "Non mi interessa l'offerta, gliele pago piene", per cui se l'offerta è per massimo due confezioni, io ne prendo tre e te le pago a prezzo pieno, stop. Altro che togliere acqua dal carrello.
Ma quando mai s'è visto che uno deve togliere la roba dal carrello perché non gli permettono di pagarla? Anche questa dovevo vedere, eh?
Me ne vado, arrivo in ufficio e sono ancora alquanto incavolato, per cui penso bene di fare quello che so fare bene in questi casi: lamentarmi.
Prendo il sito del Simply, e alla voce "Contatti" trovo, oltre al form, il numero verde (800-82 40 39).
Chiamo il numero verde, mi risponde un'operatrice gentilissima a cui spiego che vorrei esprimere un reclamo per quanto mi è appena successo.
Tranquillamente lascio il mio nome e cognome, il mio numero di cellulare e il mio indirizzo e-mail, identifichiamo il punto vendita (tecnicamente è in via Lentini, ma alla sede centrale risulta "viale Scala Greca") e ripeto questa storia punto per punto, sottolineando come a me interessava comprare l'acqua, e dato che non mi interessava l'offerta bensì le tre confezioni, ero disposto a pagarla a prezzo pieno; ma sottolineando anche che con una spalla rotta non potevo fare su e giù con le confezioni d'acqua (che pesano) perché a dire del cassiere la direttiva è che "devo togliere dal carrello le confezioni d'acqua in eccesso".
La signorina si emette in una giusta profusione di scuse, mi assicura che quanto prima saranno presi provvedimenti ma, soprattutto, mi lascia un numero di segnalazione, così che sarò sicuro che tale segnalazione sarà presa in visione (come d'altronde mi era successo in passato per cose differenti).
Resta il fatto che l'offerta sull'acqua Fabrizia finirà il 13 novembre, e a questo punto non andrò a comprarla fino a giorno 13, alla fine dell'offerta, salvo contatti da parte dell'assistenza clienti per chiarire questa storia.
[Aggiornamento: 14 novembre 2010]
Ieri mattina mi ha chiamato il direttore di filiale al cellulare. Si è scusato per il comportamento del cassiere e mi ha spiegato la direttiva delle due confezioni per aderire all'offerta, ma io ho sottolineato: "sono d'accordo, ma se voi praticate un'offerta su un massimo di due confezioni, nel caso in cui io richieda più di due confezioni, e sono d'accordo a non far praticare l'offerta, lei non può farmi ingollare l'offerta con il cucchiaino. Le pago le confezioni d'acqua che ritengo opportuno mi servano, e gliele pago a prezzo intero, stop."
Non c'è stato uno specifico chiarimento, e io a questo punto sono stato risoluto.
Io: "Senta, facciamo una cosa: l'offerta è dal 3 al 13 novembre, se io vengo giorno 14 posso comprare l'acqua a prezzo pieno?"
Dir: "Ma lei può venire anche oggi, non c'è problema se percaso..."
Io: "No, no: io per per principio voglio comprare l'acqua senza offerte né limitazioni, mi da conferma che l'offerta finisce il 13, e io giorno 14 posso venire e trovarla senza l'offerta?"
Il direttore, profondendosi ancora in scuse [anche lui è d'accordo che se c'era questa situazione della spalla e delle due confezioni 1) il cassiere poteva girare e sollevarsi lui una confezione sul nastro e, soprattutto 2) poteva sollevare una confezione lasciandomene due sul carrello, usare quella sul nastro per il codice e mettersela di lato, anziché farmene tirare su due], mi conferma, per cui stamattina (domenica 14 novembre) sono andato a fare un po' di spesa, prendere quattro fesserie e quattro confezioni di acqua.
C'è scritto molto chiaramente "ACQUA FABRIZIA, sottocosto € 0,19/bottiglia, max 12 bottiglie, dal 3 al 13 novembre".
Passano in cassa, prendo lo scontrino e... magia; "24 x FABRIZIA 2lt €0,40 = 9,60; sconto a valore: € 5,04".
Beh, vale il principio, per cui ho restituito le quattro confezioni d'acqua, anche perché mi hanno detto "no, l'offerta termina lunedì". Riproviamo lunedì, se no amen.