Il bacile era pieno di un liquido verde smeraldo che emetteva una luce fluorescente...Simon mi strinse debolmente il braccio, ed avevo avuto l'impressione che Uby avesse sospirato: non conosce il libro, ma temo che Simon invece gli abbia accennato qualcosa...
"Ma come raggiungerlo? Questa pozione non può essere penetrata da una mano, Svanita, separata, raccolta e risucchiata, e non può nemmeno essere Trasfigurata, Incantata o comunque indotta a mutare la sua natura".Simon mi strinse il braccio chiudendomelo in una morsa e fece un singulto, mormorando un quasi impercettibile "no", Uby si avvicinò; mentre avanzavo nella lettura delle atroci sofferenze di Silente, sentivo il braccio sinistro appena inumidito dalle lacrime di Simon, mentre Uby singhiozzava molto sommessamente. Andai avanti nel racconto, anche se stanco, perché se non avessi concluso almeno quella sofferenza, non sarebbe riuscito a dormire nessuno di noi tre.
Quasi come sovrappensiero, alzò di nuovo la bacchetta, la fece roteare una volta a mezz'aria e poi afferrò il calice di cristallo che aveva creato dal nulla. "Posso solo concludere che questa pozione debba essere bevuta".
Sulle ultime scene inquietanti alla torre del castello (eh, sì, lo ammetto: sono terrorizzato dall'idea di che cosa succederà nei cinema durante la proiezione, l'unica consolazione è che probabilmente il 99% degli spettatori in sala uscirà con gli occhi gonfi) non feci più caso a Simon e Uby, ormai entrambi in lacrime, dato che stavo combattendo con le mie, di lacrime, che lentamente mi solcavano le guance.
"Avada Kedavra"...Mi fermai. Infilai il segnalibro e pogiai il libro sul comodino senza una parola. Poi spensi la luce e abbracciai Simon e Uby. Passammo un buon quarto d'ora a piangere, consolarci e tranquillizzarci a vicenda, poi finalmente prendemmo sonno, comunque soddisfatti non solo di aver superato quella parte, ma anche rinfrancati perché per Harry Potter si apre una nuova strada.
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